Il clima e la siccità: Autorità del Po, urgente costruire nuove dighe per conservare l’acqua
"Non abbiamo più tempo - afferma il presidente Berselli - . Dobbiamo accelerare nelle procedure di adattamento al cambiamento climatico. Che significa realizzare invasi laddove possibile”
"Per il 17 marzo abbiamo convocato un nuovo incontro dell'Osservatorio sulle crisi idriche. Sono attese piccole perturbazioni (il 10 e 15 marzo) che potranno dare piccoli benefici e che seguiremo in tempo reale. Speriamo non siano violente", perché coi terreni così secchi anche il rischio di dissesto idrogeologico aumenta.
Lo dice Meuccio Berselli, segretario generale dell'Autorità distrettuale del Fiume Po-Ministero transizione ecologica (AdbPo-Mite), sottolineando la "preoccupazione molto forte" per la situazione di siccità del Po. "Non abbiamo più tempo - afferma Berselli - . Dobbiamo accelerare nelle procedure di adattamento al cambiamento climatico. Che significa realizzare invasi laddove possibile, quindi dighe. Provvedere a investimenti con coraggio. Per realizzare invasi che possano fermare l'acqua, da distribuire poi con attenzione". In questo senso a suo avviso sarebbe bene incanalare anche le risorse attese col Pnrr.
"Al Lago Maggiore - aggiunge - abbiamo chiesto di portare l'invaso a un livello di +1,35 perché diventa il nostro giacimento per l'agricoltura". Nel distretto padano, specifica, "realizziamo il 40% del Pil in agricoltura e il 55% del Pil idroelettrico. Il valore economico dell'acqua è dunque fondamentale. Oltre alla necessità di preservare biodiversità ed ecosistemi preziosi come quello del Delta". Ogni anno dal Po si prelevano e distribuiscono 20 miliardi di metri cubi di acqua per agricoltura e scopi industriali. Grazie al Cer, il Canale emiliano romagnolo lungo 145 chilometri, l'acqua del Po arriva fino in Romagna, a Rimini. "Senza l'acqua del Po non riusciremmo ad avere questo beneficio". Al momento non si rischia che non ci sia acqua per l'agricoltura, ma tra qualche giorno inizieranno i prelievi e dunque le portate del grande fiume caleranno ulteriormente, con rischi seri di impatto ambientale.