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Che cosa contiene il piano Industriale di Terna per i prossimi quattro anni

where Roma when Mar, 26/03/2024 who roberto

Le linee strategiche del piano puntano a consolidare il ruolo strategico dell’azienda quale abilitatore del sistema elettrico italiano. In crescita i conti 2023

Il nuovo piano industriale di Ternaterna.png, in breve: per sostenere la transizione energetica Terna ha previsto per i prossimi quattro anni una significativa crescita degli investimenti, i più alti mai registrati nella storia del gruppo, che nell’arco di piano saranno pari complessivamente a 16,5 miliardi di euro, +65% rispetto all’ultimo piano, di cui 2,6 miliardi di euro nel 2024.
A guidare lo sviluppo del piano industriale del tso guidato da Giuseppina Di Foggia è la sostenibilità degli investimenti, parte integrante del processo di creazione di valore per l’azienda e di benefici per il sistema e l’ambiente. Gli interventi di Terna, infatti, sono considerati sostenibili al 99% secondo i criteri di ammissibilità introdotti dalla tassonomia europea.
 
Gli obiettivi
Per adempiere al suo ruolo di transmission system operator e abilitatore della transizione, Terna ha individuato una serie di obiettivi chiave. Innanzitutto, con gli investimenti previsti dal piano, il gruppo continuerà a garantire il servizio di trasmissione dell’energia al Paese, con standard di assoluta qualità ed elevata adeguatezza in uno scenario sempre più mutevole. Infatti, si sta passando da un sistema tradizionale con impianti di generazione centralizzati a un sistema complesso e decentralizzato, caratterizzato dalla crescente integrazione delle fonti rinnovabili che, per la loro natura non programmabile e intermittente, richiederanno un cambio di paradigma.
 
Twin Transition

Non può esserci una transizione energetica senza una contestuale transizione digitale che la accompagni e la sostenga. Per questo motivo il concetto di Twin Transition è il fondamento del nuovo piano industriale di Terna, che ha stanziato circa 2 miliardi di euro in digitalizzazione e innovazione, valore in forte crescita (+60%) rispetto al precedente piano. Questi investimenti in tecnologie e strumenti digitali, quali ad esempio l’intelligenza artificiale e la robotica, permetteranno alla rete di essere sempre più connessa, smart e sicura. La trasformazione digitale coinvolgerà anche i sistemi di gestione della rete, nonché il controllo della catena di approvvigionamento e l’efficienza delle persone del gruppo.
Infatti, la Twin Transition non può realizzarsi senza una solida e adeguata organizzazione del lavoro, basata anche su nuove competenze e capacità che saranno formate e valorizzate internamente, o ricercate all’esterno, con l’obiettivo di poter contare su figure professionali più adatte a gestire l’evoluzione del sistema elettrico. Gli investimenti serviranno anche ad accrescere la resilienza della rete di fronte all’intensificarsi di eventi meteorologici estremi, introducendo nuove soluzioni digitali e tecnologiche per gestire con efficienza e rapidità il sistema, garantendo qualità e continuità dell’approvvigionamento elettrico al minor costo possibile per il consumatore finale. Compito chiave di Terna sarà anche continuare a garantire un elevato livello di sicurezza della rete elettrica, per far fronte alle nuove sfide che un sistema sempre più decentralizzato e complesso pone a livello di sicurezza degli asset fisici e di cybersecurity.
 
Attività regolate e attività non regolate
Le attività regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del gruppo. Terna ha infatti pianificato il più alto investimento di sempre, pari a 15,5 miliardi di euro complessivi, di cui circa 1,1 miliardi di euro finanziati tramite contributi pubblici a fondo perduto, per rafforzare ed espandere la rete di trasmissione, nonché per sviluppare la capacità di interconnessione con l’estero, al fine di garantire una crescente sicurezza, resilienza ed efficienza del sistema anche di fronte a una sempre maggiore integrazione di energia da fonti rinnovabili.
Nel piano Industriale 2024-2028, in continuità con gli anni precedenti, le attività non regolate saranno volte a sviluppare soluzioni tecnologiche innovative e digitali in coerenza con il ruolo istituzionale del gruppo Terna, contribuendo a generare nuove opportunità di business. I mercati di riferimento per le aziende non regolate stanno attraversando una fase di espansione, guidata in larga misura dai trend legati alla transizione energetica: aumento delle richieste per sviluppo di impianti di generazione da fonti rinnovabili, rinnovamento delle reti e crescita di nuovi sotto-segmenti industriali, quali i data center e altri grandi consumatori di energia elettrica.
 
I conti 2023
Per quanto concerne i conti, Terna registra ricavi nel 2023, pari a 3.186,7 milioni di euro, in aumento di 222,2 milioni di euro (+7,5%) rispetto al 2022. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle attività regolate. Significativa crescita anche per i ricavi delle attività non regolate che riflettono, in particolare, il maggior contributo derivante dalle attività del gruppo LT e del gruppo Brugg Cables.
L’ebitda (margine operativo lordo) del 2023 si attesta a 2.168,6 milioni di euro, in crescita di 109,4 milioni di euro rispetto al 2022 (+5,3%), per un miglior risultato delle attività regolate.
L’ebit (risultato operativo) dell’esercizio, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 806,3 milioni di euro, si attesta a 1.362,3 milioni di euro, rispetto ai 1.333,5 milioni di euro del 2022 (+2,2%).
Gli oneri finanziari netti del 2023, pari a 117,7 milioni di euro, rilevano un incremento di 17,6 milioni di euro rispetto ai 100,1 milioni di euro del 2022, dovuto principalmente all’incremento dei tassi d’interesse sui finanziamenti. Il risultato ante imposte si attesta a 1.244,6 milioni di euro, in aumento di 11,2 milioni di euro rispetto al 2022 (+0,9%). L’utile netto di gruppo dell’esercizio è pari a 885,4 milioni di euro, in crescita di 28,4 milioni di euro (+3,3%) rispetto agli 857,0 milioni di euro del 2022.

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