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Per tutti gli isotopi! Ora gli svizzeri chiedono un referendum per tornare all’atomo

where Berna (Svizzera) when Mar, 26/03/2024 who roberto

Depositate oltre centomila firme dell’iniziativa dell’iniziativa “Energia elettrica in ogni tempo per tutti (Stop al blackout)”

Gli svizzeri potrebbero prestonuclearesvizzera.jpg tornare ad esprimersi sulla possibilità di realizzare nuovi reattori. Sono state infatti depositate presso la Cancelleria federale oltre 126mila firme dell’iniziativa “Energia elettrica in ogni tempo per tutti (Stop al blackout)”, che chiede la soppressione del divieto di costruire nuove centrali atomiche in Svizzera.
 
Lo stop dopo Fukushima e i reattori ancora accesi
Dopo l’incidente alla centrale atomica giapponese di Fukushima, fermata a causa del devastante tsunami che aveva ucciso circa 20mila persone, Governo e Parlamento hanno deciso di abbandonare gradualmente il nucleare e di non rilasciare più nuove autorizzazioni per la costruzione di nuovi impianti atomici. Un orientamento confermato da una votazione sulla nuova politica energetica da adottare (Strategia energetica 2050). Non è stato però stabilito un termine temporale per le centrali attualmente in funzione, che continueranno a produrre elettricità finché saranno rispettati i requisiti di sicurezza legali. Sono in attività quattro centrali: Beznau I, entrata in funzione nel 1969, Beznau II nel 1972, Gösgen nel 1979 e Leibstadt nel 1984 (il reattore di Mühleberg, acceso nel 1972, è stato disattivato cinque anni fa).
 
Che cosa succede ora
I promotori dell’iniziativa che erano sostenuti da ambienti economici e partiti di centro-destra (Plr, Udc, Centro), chiedono che sia garantito un “approvvigionamento elettrico sicuro e neutrale dal punto di vista climatico, essenziale per la società e l’economia”. E per raggiungere questo obiettivo viene sollecitata la realizzazione di nuovi reattori nucleari ad uso civile. Il testo della proposta in effetti non lo riporta a chiare lettere, ma si limita a dire che “sono ammissibili tutti i tipi di produzione di energia elettrica rispettosi del clima”. L’iniziativa popolare sarà ora sottoposta alle valutazioni del Governo e delle due Camere, prima di essere messa in votazione popolare (che può però essere ritirata nel caso in cui vengano soddisfatte le richieste dei promotori dell’iniziativa).

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nucleare-svizzera