Appenninobiketour, nasce la ciclovia da Liguria a Sicilia
Comuni e imprese la tracceranno su strade secondarie Appennino
La più grande ciclovia d'Italia lungo le strade secondarie dell'Appennino, 2600 km di itinerario da Altare in Liguria fino ad Alia in Sicilia. È il progetto lanciato giovedì a Roma, al Ministero dell'Ambiente, da ViviAppennino: una rete promossa dalla Confcommercio di Bologna per unire imprese, Comuni e realtà locali di tutta Italia nella valorizzazione della dorsale montuosa che attraversa l'Italia da nord a sud.
Viviappeninno conta di far nascere la ciclovia Appenninobiketour in tre anni, con la collaborazione dei tanti Comuni attraversati. Si tratta di mappare i percorsi che corrono lungo la dorsale, lungo vie secondarie poco trafficate, installare cartelli segnaletici, preparare guide e cartine. Ma anche predisporre strutture alberghiere, punti di ristoro e manutenzione delle bici, iniziative culturali, gastronomiche e turistiche per far conoscere il territorio ai ciclisti e promuovere così l'economia locale.
Per i fondi la rete conta su contributi europei e governativi, ma anche sul Codice della Strada che permette di usare metà delle multe stradali per la sicurezza stradale e anche per la mobilità ciclistica. L'idea della Ciclovia Appenninica è nata la scorsa estate, quando ViviAppennino ha organizzato un raid in bici dalla Liguria alla Sicilia, attraversando 300 comuni. Il giro sarà ripetuto quest'anno dal 4 al 14 aprile, con la partecipazione del campione italiano Ultracyclist Omar Di Felice. Ad Altare, in provincia di Savona, dove l'Appennino inizia, sarà installato il primo cartello della via. Il 16 e 17 giugno sarà indetta poi una Giornata nazionale di Appenninobiketour per promuovere la ciclovia.