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Firmata la Carta solare europea per sostenere il fotovoltaico nella Ue

where Bruxelles (Belgio) when Mer, 24/04/2024 who roberto

Tra i firmatari della carta la Commissione, 23 Paesi membri e le organizzazioni industriali. Ma non possiamo competere con la Cina

La Commissione Europea ma parco-fotovoltaico.jpganche 23 Paesi membri – tra cui l’Italia – e i rappresentanti dell’industria hanno firmato  la Carta solare europea, che definisce una serie di azioni volontarie da intraprendere per sostenere il settore fotovoltaico dell’Ue.
 
Che cosa prevede
I firmatari della Carta si impegnano a sostenere la competitività dell’industria manifatturiera europea del fotovoltaico e a promuovere la creazione di un mercato per prodotti di alta qualità che soddisfino elevati criteri di sostenibilità e resilienza, nel pieno rispetto degli obiettivi climatici ed energetici dell’Ue”, si legge nel documento, che delinea “una serie di elementi che possono contribuire a questo scopo, tra cui la rapida attuazione delle disposizioni pertinenti della legge sull’industria a zero emissioni sull’uso di criteri non di prezzo nelle aste per le energie rinnovabili, negli appalti pubblici o in altri regimi di sostegno pertinenti”.
 
La paura di dipendere da Pechino
Attualmente la fonte di energia rinnovabile in più rapida crescita nell’Ue – in particolare il fotovoltaico – ha già permesso di risparmiare nel biennio 2022-23 “l’equivalente di 15 miliardi di metri cubi di importazioni di gas russo in totale, mitigando il rischio di interruzione delle forniture di gas all’Unione”. Ma il timore è rimpiazzare la dipendenza dalla Russia con una nuova dipendenza. Da Pechino, leader mondiale nella produzione di pannelli solari: solo il 3 per cento dei pannelli solari utilizzati oggi nell’Unione europea sono stati prodotti nei 27 Paesi membri. “Non possiamo competere completamente con la Cina, ma c’è l’intenzione di avere nuova capacità produttiva Ue”, ha ammesso la ministra belga dell’energia Tinne Van der Straeten. Nell’Ue il settore offre già “circa 650 mila posti di lavoro, il 90 per cento dei quali nella fase di installazione, e si prevede che aumenterà fino a circa un milione entro il 2030”. Per raggiungere l’obiettivo di almeno il 42,5 per cento di energie rinnovabili entro il 2030 – con l’ambizione di arrivare al 45 per cento – “sarà necessario accelerare ulteriormente la diffusione delle energie rinnovabili, compresa l’energia solare”.

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