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A2A: la raccolta differenziata al 65% tra Milano e provincia

where Milano when Mar, 18/10/2022 who roberto

Il 100% dei rifiuti urbani raccolti sono avviati a recupero di materia o energia, senza che nulla vada in discarica. Inaugurato il nuovo impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani nel centro di Giussago – Lacchiarella

La raccolta differenziata traa2a.jpg città e provincia di Milano è in crescita, con una media complessiva del 65%, mentre il 100% dei rifiuti urbani raccolti sono avviati a recupero di materia o energia, senza che nulla vada in discarica. Sono alcuni dei numeri presenti nel Sesto Bilancio di Sostenibilità Territoriale di A2A. Inoltre, sono state evitate emissioni di CO2 per 444mila tonnellate, e sono stati raccolti 816mila tonnellate di rifiuti urbani. Proprio grazie ai rifiuti sono stati prodotti oltre 290 GWh di energia elettrica, pari al consumo medio annuo di oltre 100mila famiglie, e oltre 477 GWh di energia termica, pari al fabbisogno di riscaldamento e acqua calda di 40mila famiglie. “Elettrificazione dei consumi e decarbonizzazione sono elementi centrali nel piano di sviluppo industriale di A2A, fondamentali per raggiungere l'autonomia energetica. Oggi il concetto di sostenibilità deve tradursi anche in un modo diverso di generare e usare l'energia, come cogliere le opportunità di efficientamento che si possono ottenere dagli interventi sugli edifici e dal settore della mobilità", ha commentato i dati l'ad di A2A Renato Mazzoncini.
 
Il nuovo impianto di Giussago-Lacchiarella
Intanto è stato inaugurato, alla presenza dell’Amministratore Delegato del Gruppo Renato Mazzoncini, il nuovo impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani nel centro di Giussago - Lacchiarella. Realizzato da A2A Ambiente, consentirà di trattare opportunamente i rifiuti organici, nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare. I rifiuti in questione proverranno dalla frazione organica delle raccolte differenziate, ma anche dagli sfalci e dalle potature del verde pubblico e privato. Una volta trattati, potranno essere reimpiegati per produrre materia - il compost - ed energia - il biometano: attraverso le tecnologie utilizzate, tutto ciò si potrà trasformare in risorsa, diventando quindi un’opportunità preziosa per il territorio.
Dall’attività dell’impianto integrato – digestione anaerobica e compostaggio – sarà possibile ottenere ogni anno 8 milioni di metri cubi di biometano (pari al fabbisogno annuo di circa 20.000 persone), e 20mila tonnellate di compost certificato per l’agricoltura. L’impianto, che annualmente può trattare 100.000 tonnellate tra umido e verde urbano, favorisce la riduzione della dipendenza da combustibili fossili, e, grazie al fertilizzante naturale prodotto che sarà messo a disposizione dei coltivatori, permetterà di minimizzare l’utilizzo di concimi chimici.

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