Fusione nucleare. In Virginia verrà realizzata la prima centrale Usa su scala commerciale
L'impianto è descritto come un dispositivo di energia di fusione netta, compatto e ad alto campo. Si prevede che produrrà 50-100 MW di potenza di fusione, ottenendo un guadagno di fusione superiore a 10
Sorgerà in Virginia, nella contea di Chesterfield la prima centrale nucleare a fusione su scala commerciale della Commonwealth Fusion Systems, società spin-out del Massachusetts Institute of Technology (MIT). L’azienda ha annunciato di aver condotto una ricerca a livello mondiale per individuare il sito dove finanziare, costruire, possedere e gestire l’impianto innovativo. Commonwealth Fusion Systems (Cfs), ha fatto sapere di aver raggiunto un accordo con Dominion Energy Virginia per fornire una collaborazione non finanziaria, tra cui sviluppo e competenza tecnica, nonché diritti di locazione per il sito proposto presso il James River Industrial Park. Dominion Energy Virginia è attualmente proprietaria del sito proposto.
Il prototipo
La Cfs sta attualmente lavorando per costruire il prototipo di macchina per fusione Sparc presso la sua sede centrale a Devens, Massachusetts. È descritto come un dispositivo di energia di fusione netta, compatto e ad alto campo, che avrebbe le stesse dimensioni dei dispositivi di fusione di medie dimensioni esistenti, ma con un campo magnetico molto più forte. Si prevede che produrrà 50-100 MW di potenza di fusione, ottenendo un guadagno di fusione superiore a 10.
Sparc aprirà la strada a una prima centrale elettrica a fusione commercialmente valida chiamata Arc, che genererà circa 400 MWe, sufficienti ad alimentare grandi siti industriali o circa 150mila abitazioni. Si prevede che Arc fornirà energia alla rete nei primi anni del 2030.