Anche Trieste riduce la sua quota in Hera
Il municipio giuliano ha in portafoglio poco meno di 72 milioni di azioni Hera, per un controvalore attuale (il titolo è quotato attorno ai 2,2 euro) superiore ai 150 milioni
Il comune di Trieste ridurrà, così come previsto nel patto di sindacato (al quale partecipano tra gli altri Bologna e Padova) la propria partecipazione azionaria in Hera, la seconda utility italiana, che controlla AcegasApsAmga.
Il municipio giuliano ha in portafoglio poco meno di 72 milioni di azioni Hera, per un controvalore attuale (il titolo è quotato attorno ai 2,2 euro) superiore ai 150 milioni. Ad oggi, secondo gli accordi tra i maggiori azionisti pubblici, Trieste “vincola” nel patto 58 milioni di azioni, mentre i restanti 14 milioni sono rimasti “liberi”, anche se il Comune non li ha toccati, a differenza di altre amministrazioni che hanno invece ritenuto di fare cassa.
In complesso, tra il 2015 e il 2018 il patto di sindacato tra azionisti pubblici ridimensionerà progressivamente la sua quota in Hera dall’attuale maggioranza assoluta pari al 51% a una maggioranza “relativa” pari al 38%. La share del Comune triestino, che oggi significa il 4,8% del grande gruppo nordorientale, è destinata a calare proporzionalmente, quindi ad attestarsi attorno al 3,5%.