Bilancio nove mesi. A2A: ricavi e utile netto in calo
Gli effetti Covid hanno penalizzato prevalentemente la business unit generazione, ma gli investimenti sono da record a 413 milioni (+5%)
Il cda di A2A ha approvato i conti dei nove mesi che registrano un calo di ricavi e utile anche se la società li definisce "apprezzabili pur operando in un contesto molto complicato legato alla pandemia di Covid”.
I numeri
Più nel dettaglio, i ricavi sono calati del 10% a 4,8 miliardi. Questa voce paga il calo dei prezzi dell'energia elettrica e del gas, mentre il margine operativo lordo si è attestato a 822 milioni (-7%, al netto delle partite non ricorrenti sarebbe in calo del 5%). Gli effetti Covid - si spiega - hanno penalizzato prevalentemente la business unit generazione (- 44 milioni di mol). L'utile netto di gruppo è sceso del 12% a 219 milioni, mentre la posizione finanziaria netta si attesta a 3,249 miliardi (dai 3,154 miliardi di fine 2019.
Bene gli investimenti, confermata la guidance
A ciò, tuttavia, fa fronte l'aumento degli investimenti, arrivati a 413 milioni in aumento del 5% rispetto al dato record del 2019. Le perdite legate al Covid (circa 7 milioni) sono state recuperate quasi interamente con azioni di recupero straordinarie. Per il quarto trimestre, infine, il gruppo ha ipotizzato "un andamento coerente con l’abituale stagionalità delle attività e l’assenza di un secondo, geograficamente esteso e prolungato nel tempo, lockdown". In base a ciò si conferma la guidance 2020 già fornita con la semestrale: mol di circa 1,14 miliardi, investimenti di 670-710 milioni in crescita sul 2019 e flusso di cassa netto pari a circa -300 milioni, escludendo l’effetto relativo alle operazioni di M&A.
La dichiarazione
"Nel valutare i risultati di questi primi nove mesi siamo soddisfatti in particolar modo da quelli operativi – commenta l'Amministratore Delegato Renato Mazzoncini –. Nonostante l'emergenza e le difficoltà causate della pandemia siamo riusciti a dare continuità e qualità ai nostri servizi, a garantire la tutela della salute dei nostri dipendenti e a mettere le basi per lo sviluppo futuro attraverso investimenti superiori a quelli realizzati nei primi 9 mesi del 2019".
"I risultati economico-finanziari, conseguiti in un contesto senza precedenti - continua Mazzoncini -confermano la solidità del Gruppo e la sua resilienza. La contrazione è di fatto imputabile prevalentemente alla BU generazione fortemente penalizzata da uno scenario energetico molto debole il cui impatto è stato contenuto, oltre che dalla strutturale pluralità delle fonti di produzione, da una accorta attività di copertura realizzata nei mesi precedenti. Il Gruppo, pur in uno scenario con prezzi del gas e dell'energia in contrazione, trae la sua forza dalla differenziazione dei propri Business e dal forte attaccamento ai territori che ci consentono di guardare ai prossimi mesi con tranquillità".