Gas: confronto tra il commissario Ue Canete e i ceo delle società di distribuzione
Hanno preso parte all’incontro le società Italgas, la francese GRDF, la romena Distrigaz Sud Retele, la portoghese Galp Gás Natural Distribuio e la spagnola Gas Natural
Il Commissario europeo per il Clima e l'Energia, Miguel Arias Canete, ha incontrato i ceo di alcune tra le principali società di distribuzione gas europee: per l'Italiana Italgas l'A.d. Paolo Gallo. Poi la francese GRDF, la romena Distrigaz Sud Retele, la portoghese Galp Gás Natural Distribuio, e la spagnola Gas Natural, Spagna (Antoni Peris).
Al centro dell’incontro, spiega una nota, "decarbonizzazione, sviluppo del biometano e nuovi utilizzi del gas naturale, innovative data management, data protection e cybersecurity. Tutti temi che dovranno essere adeguatamente esaminati a livello europeo in maniera organica e strutturata attraverso la revisione del Gas Market Design, come avvenuto per il settore elettrico".
I 5 ceo nel 2016 hanno dato vita a Gas Distributors 4 Sustainability, una sorta di "coalizione" tra le società, alcuni tra i più grandi distributori di gas in Europa: "Il gruppo dei distributori europei ha espresso la propria soddisfazione per gli obiettivi e le finalità contenute nel pacchetto di misure pubblicate dalla Commissione" ma hanno anche avvertito che "le nuove norme, tuttavia, dovranno essere particolarmente attente a rispettare il principio della neutralità tecnologica, evitando quindi di interpretare la decarbonizzazione nell'unica direzione dell'elettrificazione, oltre ad avere un approccio cost-effective".
Nel suo intervento, Paolo Gallo ha sottolineato che "al momento abbiamo diverse applicazioni delle stesse regole europee, come ad esempio nel caso dei certificati bianchi: in Italia abbiamo un meccanismo che è lontano da un'efficace redistribuzione dell'onere degli obiettivi di risparmio energetico e lo fa ricadere integralmente a carico delle società di distribuzione elettriche e del gas. La differente applicazione a livello nazionale delle medesime norme europee porta a risultati diversi e maggiori costi per i clienti finali in alcuni paesi, con il risultato di allontanare, in definitiva, la formazione di un vero unico e omogeneo mercato del gas europeo. È qualcosa da pensare attentamente per trovare le giuste contromisure".