Genova dà il via libera alla realizzazione di un inceneritore di rifiuti regionale
La giunta comunale di Genova ha dato il via libera ad Amiu: potrà partecipare a un’iniziativa della Regione Liguria finalizzata alla creazione di un impianto che chiuda il ciclo rifiuti.
La giunta comunale, su proposta del sindaco Pietro Piciocchi e dell’assessore all’Ambiente Mauro Avvenente, ha approvato le linee di indirizzo ad Amiu Genova spa per la partecipazione alla manifestazione di interesse regionale per la realizzazione dell’impianto. La Regione Liguria aveva approvato il mese scorso la delibera di giunta regionale che stabiliva gli indirizzi generali e vincolanti per Agenzia Regionale Ligure per I Rifiuti in merito alla pubblicazione di una manifestazione di interesse per la realizzazione di un impianto finale a carattere regionale per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.
I commenti
«Le linee guida – spiega Piciocchi – danno il mandato ad Amiu di partecipare alla manifestazione di interesse regionale che rappresenta un'opportunità per il rafforzamento della società e per lo sviluppo di un'infrastruttura strategica per la città e per l'intera regione nella chiusura del ciclo dei rifiuti con un impianto di incenerimento che, voglio chiarirlo subito, non sarà realizzato a Scarpino. Oggi Amiu è un’azienda che si occupa solo di raccolta di rifiuti: vogliamo che gestisca anche l’impiantistica, con un ruolo da protagonista magari in jointventure con altri soggetti».
«Nel Documento Unico di Programmazione del Comune di Genova – spiega l’assessore all’Ambiente Mauro Avvenente - è previsto l’obiettivo strategico di realizzare un sistema di economia circolare consolidando Amiu come player pubblico aggregatore del sistema per il bacino metropolitano e realizzando gli impianti necessari alla chiusura del ciclo integrato dei rifiuti».
«La proprietà o partecipazione in impianti di trattamento e smaltimento rappresenta per Amiu Genova un'opportunità strategica – spiega il presidente di Amiu spa Giovanni Battista Raggi – servirà a migliorare la gestione dei flussi operativi e l'autosufficienza impiantistica, a rafforzare la solidità patrimoniale della società e ottimizzare i costi di trattamento e smaltimento. Contribuirà alla stabilizzazione e alla possibile riduzione della tari a beneficio dei cittadini e del Comune di Genova».