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Gruppo Hera presenta il report sulla qualità dell’acqua

where Bologna when Gio, 22/09/2022 who roberto

Nella nuova edizione del report annuale sulla qualità dell’acqua di rubinetto, il Gruppo Hera rendiconta i risultati delle oltre 3.200 analisi al giorno effettuate nel 2021 per garantire l’acqua potabile a 3,6 milioni di cittadini

Il Gruppo Hera pubblica la quattordicesimabuone-acquecover.jpg edizione di In buone acque, report tematico di sostenibilità sulla qualità dell’acqua potabile, confermando e rilanciando il proprio storico impegno nei confronti di 3,6 milioni di persone. Ai loro rubinetti, infatti, la multiutility porta ogni giorno un’acqua potabile economica, sicura e controllata da oltre un milione di analisi all’anno, riuscendo a garantire la continuità di una fornitura tanto essenziale, anche e soprattutto nel corso dell’estate siccitosa appena trascorsa.
 
Gli investimenti di Hera nell’idrico
Tutto questo è reso possibile da una politica di investimenti di lungo corso della multiutility, che solo nel 2021 ha destinato al ciclo idrico integrato quasi 200 milioni di euro. In generale, a fronte di investimenti che a livello nazionale non superano una media di 46 euro ad abitante, nel triennio 2019-2021 i territori gestiti dal Gruppo Hera hanno registrato investimenti medi pari a circa 57 euro pro capite.
 
Hera contro i falsi miti

Avere le idee chiare in fatto di acqua, d’altronde, non è affatto semplice e proprio per questo la nuova edizione del report ha deciso di affrontare e sfatare alcuni falsi miti che distorcono la percezione pubblica del tema. Secondo uno studio, ad esempio, solo il 26% delle persone conosce l’entità della propria spesa annuale per l’acqua, con la maggior parte degli intervistati che, quindi, ignora o addirittura sovrastima questa cifra. Un fatto, questo, davvero curioso, anche perché l’Italia - a differenza anche qui di quel che pensa la maggioranza delle persone - ha tariffe idriche tra le più basse d’Europa. Non a caso, la confusione regna sovrana anche sulle attività di cui si compone il servizio idrico integrato, con una metà abbondante degli intervistati che non vi include le attività di fognatura e depurazione, fondamentali invece per una corretta chiusura del cerchio e per la restituzione all’ambiente di una risorsa compatibile con ecosistemi e ulteriori riusi. Tant’è che il 40% dei costi del servizio idrico serve proprio per gestire fognatura e depurazione.
Senza dimenticare i consumi idrici giornalieri di ognuno di noi, che il 68% delle persone stima fra i 155 e i 190 litri e che invece hanno ormai raggiunto i 220 litri.
 
Un’acqua buona e sicura, controllata da oltre 3.200 analisi al giorno
Meritevole di ogni nostra attenzione, del resto, l’acqua del rubinetto si prende a sua volta cura di noi. Nel territorio servito dalla multiutility, infatti, tale risorsa è controllata da oltre 3.200 analisi al giorno, effettuate dai laboratori del Gruppo ma anche da Romagna Acque e dalle Asl territoriali, che confermano tutte la stessa cosa: l’acqua è non soltanto buona – con valori di calcio, magnesio e potassio in linea con quelli delle acque minerali in bottiglia in commercio, ma è anche sicura – con valori di cloruro, nitrato e nitrito inferiori di oltre l’84% ai limiti di legge.
 
Il risparmio medio di chi beve dal rubinetto? Fino a 480 euro annui a famiglia
I vantaggi per chi sceglie di bere acqua del rubinetto al posto di quella in bottiglia, d’altronde, sono anche economici: una famiglia di tre persone che faccia questa scelta, infatti, può risparmiare in media fino a 480 euro all’anno. Il 54% dei clienti Hera si è già orientato in questa direzione, aiutando così anche l’ambiente attraverso il mancato consumo di oltre 300 milioni di bottiglie di plastica. Se lo facessero tutti, altri 420 milioni di bottiglie potrebbero essere evitati.

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