Partecipate, per la prima volta il comune di Prato adotta il documento unico di Programmazione
L'atto sarà presentato il 18 settembre in Consiglio comunale come allegato al Bilancio di previsione 2014
Per la prima volta il Comune di Prato si doterà del Documento Unico di Programmazione 2014-2016, che detterà gli indirizzi strategici per le aziende partecipate. L'atto sarà presentato il 18 settembre in Consiglio comunale come allegato al Bilancio di previsione 2014. Le linee principali sono state illustrate in settimana dal vicesindaco con delega al coordinamento delle società partecipate Simone Faggi.
“Il Documento di Programmazione delineerà le strategie amministrative e contabili non solo dell'ente, ma anche delle sue partecipazione - ha spiegato Faggi - . L'azione amministrativa e di governo coinvolge infatti anche queste aziende, che erogano servizi importanti per i cittadini. Soprattutto per questo c'era bisogno di intervenire per ricalibrare certi equilibri e dare delle linee guida che garantissero efficacia ed economicità, eliminando ogni spreco. È compito del Comune fornire questi indirizzi e verificare che vengano rispettati”. L'obiettivo principale è ridurre i costi, ma a parità di servizi resi ai cittadini. Ovvero migliorare la qualità delle prestazioni e il grado di soddisfazione degli utenti, risparmiando però sui costi di gestione riducendo i costi dei contratti di servizio, il che potrebbe tradursi in un abbassamento degli importi delle bollette.
Le società a partecipazione pubblica totale o di controllo, nonché le società affidatarie in house si dovranno attenere al principio di riduzione dei costi di personale, attraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni, al fine di garantire una graduale riduzione del rapporto tra spese di personale e spese correnti, razionalizzare e snellire le strutture, anche attraverso l'accorpamento di uffici, per non creare inutili doppioni, e per quanto riguarda gli stipendi, contenere le dinamiche di crescita dei fondi di produttività e incentivanti della contrattazione integrativa con garanzia di mantenimento dell'attuale livello quantitativo e qualitativo delle prestazioni regolate dai contratti di servizio. Si stima che il risparmio che si otterrà attraverso questa azione sinergica sarà di circa 2,5 milioni all'anno per tutto il complesso delle municipalizzate. “Nell'ottica di un'applicazione della politica di contenimento dei costi, a cui sono chiamati tutti gli enti pubblici, saranno aboliti benefit come ad esempio le auto aziendali o come le spese di rappresentanza - ha proseguito il vicesindaco - . Anche il capitolo sponsorizzazioni, contributi ad iniziative, manifestazioni o altro, se supereranno il limite dei 5.000 euro dovranno essere preventivamente autorizzate dalla giunta comunale. Sarà inoltre da concordare con ogni società anche un piano triennale per il personale che tenga conto dei pensionamenti”.