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Aqua Italia presenta i dati della ricerca CRA relativa alla “propensione al consumo di acqua del rubinetto, trattata e non” dei ragazzi di età compresa tra i 18 e i 34 anni

I giovani sono in assoluto la categoria che consuma più spesso l’acqua del rubinetto, dimostrando una maggiore sensibilità verso la questione ambientale. Lo rivela una ricerca commissionata da Aqua Italia in collaborazione con l'Istituto indipendente CRA Nielsen. L’indagine ha evidenziato una propensione al consumo di acqua del rubinetto, trattata e non, per i ragazzi tra i 18 e i 24 anni al 70,7% e per la fascia dai 25 ai 34 anni al 64%. Il 50% (18-24 anni) e il 40% (25-34 anni) degli intervistati dichiara di bere l'acqua del rubinetto sempre o quasi mentre, rispettivamente il 15,1% la beve occasionalmente e solo una percentuale compresa tra il 6 e l’8% la beve raramente. Il principale motivo per cui preferiscono l'acqua a km zero è la bontà, che si attesta al 32% per i ragazzi dai 18 ai 24 anni e al 20% quelli di età compresa tra i 25 e i 34 anni.

In particolare poi, il 16,4% (18-24 anni) e il 24% (25-34 anni) degli intervistati dichiara di avere almeno un dispositivo di trattamento dell'acqua nella propria abitazione. La tipologia più gettonata per i più giovani sono gli apparecchi per l’eliminazione del cloro (scelti dal 7%) e per la fascia 25-34 hanno la meglio le caraffe filtranti (11%); tra le due fasce di età i 25-34 si dimostrano ancora più attenti, ben il 44,3% di coloro che posseggono un sistema di affinaggio dell’acqua ha anche sottoscritto un abbonamento di manutenzione periodica dell’apparecchio.

Infine, si è indagato sul fenomeno dei Chioschi dell'Acqua, oggi in funzione in moltissimi comuni con acqua refrigerata, gasata o filtrata. Usa o userebbe il servizio (qualora il comune di riferimento lo proponesse) rispettivamente il 49% e il 46,5%.