Utilities

Le prestazioni scadenti hanno un impatto negativo sul business, avverte un’analisi di Compuware. Tre quarti degli utenti che hanno avuto problemi su un sito internet esplorano subito pagine di competitor

Il portale web aziendale è un biglietto da visita nei confronti di interlocutori e clienti. Ma le utility non sempre si domandano quanto il proprio sito sia user-friendly. Secondo le analisi condotte da Compuware – multinazionale della tecnologia con sede anche in Itali – nel mese di maggio, il sito della società Arcola Petrolifera con 0,898 secondi ha raggiunto il primo posto per tempi di risposta, seguito da quelli di Edi Power (0,937) ed Eni Power (0,971).
Come accessibilità al top (100%) troviamo A2a Trading, Acea Distribuzione, Asia Napoli e ancora Eni Power. Mentre a proposito del valore di deviazione standard o scostamento dal tempo medio di risposta ogni volta che un utente accede, il sito con i risultati migliori è quello di Iren Mercato, con 0,388 secondi, seguito da Eon Energia, con 0,513, e da Gdf Suez Energia Italia (0,867).
L’indagine svela l’insoddisfazione e la sempre minor tolleranza dei consumatori riguardo a prestazioni scadenti dei siti. Secondo lo studio, quasi il 90% degli utenti crede sia importante che sul web un’utility funzioni bene. E le prestazioni scadenti hanno un impatto negativo sul business: tre quarti degli utenti che hanno avuto problemi su un sito internet hanno esplorato in alternativa pagine di competitor. Circa il 30% è passato immediatamente alla concorrenza. L’86% dei clienti on line non ritorna più sullo stesso sito dopo un’esperienza negativa.
“Per una società che fa e-commerce, la soddisfazione dei clienti è direttamente proporzionale all’affidabilità della tecnologia che la supporta”, spiega una nota di Compuware. Che consiglia l’adozione di misure di Application performance management, Apm, per monitorare la qualità del servizio offerto basandosi sulle informazioni di monitoraggio dell’infrastruttura.