Clima. Tagliare le emissioni agricole per raggiungere l’obiettivo di Parigi
Energia e trasporti non bastano. Senza un intervento sull’agricoltura non si ferma il cambiamento climatico
Tagliare le emissioni nell'energia e nei trasporti non basterà a rispettare l'accordo di Parigi sul clima, e cioè a mantenere l'aumento della temperatura mondiale entro i due gradi: è necessario anche un intervento nel settore agricolo, dove occorre fissare dei limiti ai gas climalteranti emessi. Lo sostiene un team di ricercatori capitanato dall'università del Vermont.
Stando agli esperti, nel settore agricolo occorre tagliare le emissioni di gas serra diversi dalla CO2 fino a un miliardo di tonnellate all'anno nel 2030. Gli attuali interventi di mitigazione possibili, invece, consentono di raggiungere solo tra il 21 e il 40% della mitigazione necessaria.
"Abbiamo bisogno di un ventaglio molto più ampio di soluzioni tecniche e politiche per ridurre le emissioni agricole, con investimenti importanti per realizzarle", sottolineano gli studiosi.
Al vertice Onu di Parigi, nel dicembre scorso, 119 Paesi hanno incluso la mitigazione delle emissioni agricole tra gli impegni non vincolanti presentati, ma nessun lavoro è stato portato avanti per capire come, nei fatti, queste promesse saranno realizzate, e senza intaccare la produzione di cibo.
Tra le soluzioni disponibili c'è un uso più efficiente dell'acqua nelle risaie e di concimi come azoto e letame nei campi, insieme a un'intensificazione sostenibile dei bovini.
Accanto a questo servono però altre misure. Si guarda ad esempio, spiegano gli esperti, ai nuovi inibitori di metano, che consentono di ridurre del 30% le emissioni giornaliere delle mucche senza intaccare la produzione di latte, o al ricorso a varietà di cereali che rilasciano meno ossido di azoto, ma anche alla lotta allo spreco alimentare e alla perdita di cibo lungo la filiera.