Rifiuti. Sequestrati impianti di trattamento in Campania e Sicilia
A Mercato San Severino i rifiuti trattati superavano di 130 tonnellate i limiti massimi giornalieri consentiti. Costa: "Mantenere alta l’attenzione sul Sarno per promuovere un nuovo paradigma fatto da bonifica e tutela del territorio"
"Bene l’operazione dei Carabinieri del NOE a Mercato San Severino. Bisogna mantenere alta l'attenzione sul fiume Sarno, per promuovere un nuovo paradigma capace di coniugare bonifica e tutela del territorio". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha commentato l'operazione dei Carabinieri del NOE di Salerno coordinata dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, che ha portato al sequestro preventivo di un impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non. La misura cautelare è stata dettata dalle indagini messe in atto per reprimere sia i fenomeni degli sversamenti illeciti effettuati dalle imprese che operano nelle aree del Bacino Idrologico del fiume Sarno, sia gli episodi di abbandono dei rifiuti.
Nel corso delle attività ispettive condotte dal NOE di Salerno a partire dal mese di ottobre 2019, è emerso che presso l'impianto venivano effettuate operazioni di stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti da cuoio conciato contenente cromo, imballaggi, pitture e vernici di scarto contenenti solventi organici, fanghi acquosi contenenti pitture e vernici, adesivi e sigillanti di scarto, nonché assorbenti, materiali filtranti e indumenti protettivi contaminati da sostanze pericolose, eccedendo di oltre 130 tonnellate i limiti massimi giornalieri consentiti. Tutte le attività venivano eseguite in violazione alle prescrizioni contenute nel Testo Unico Ambientale ed alla normativa antincendio. Il valore complessivo del sequestro ammonta a circa 2.000.000 Euro.
Operazione Plastic Free - La Dia di Catania ha eseguito un decreto di sequestro di beni per 5 milioni a un imprenditore di Vittoria (Rg) di 71 anni, emesso dal Tribunale di Catania sezione misure di prevenzione. La ditta di Donzelli è specializzata nel settore del recupero e della trasformazione di materie plastiche. Con il provvedimento è stato disposto il sequestro di diverse aziende operanti nel settore della raccolta e riciclaggio della plastica, immobili e terreni, autovetture, conti correnti e disponibilità bancarie. Il titolare è stato arrestato insieme al figlio nell'operazione denominata “Plastic free”; è accusato di diversi reati, tra cui il traffico illecito di rifiuti aggravato.
Rifiuti in Malesia - "Quella di Greenpeace è un'indagine di grande importanza. Bisognerà approfondire tutte le informazioni acquisite, perché si tratta di un tema che coinvolge numerosi Paesi e che mostra con chiarezza la necessità di lavorare a controlli più approfonditi e stringenti".
Così, in una nota, il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa commenta l'indagine di Greenpeace su un traffico illecito di rifiuti italiani in Malesia, spedizioni avvenute illegalmente e che riguarderebbero 1.300 tonnellate di rifiuti in plastica solo nei primi 9 mesi dello scorso anno.