Achtung! La Germania starebbe valutando l’espropriazione del gasdotto Nord Stream 2
È quanto rivela il settimanale "Der Spiegel", citando informazioni del ministero Federale dell'Economia tedesco
La Germania sta valutando l'espropriazione della parte del gasdotto Nord Stream 2 in territorio tedesco per utilizzarlo come collegamento per un terminale di gas liquido sulla costa del Mar Baltico. È quanto rivela Der Spiegel, citando informazioni del ministero Federale dell'Economia tedesco. Il sistema di tubazioni che si trovano sul territorio tedesco e che portano dalla terra al mare potrebbero quindi essere collegati ad un terminale 'GNL' mobile, spiega il settimanale, aggiungendo che i funzionari del ministero dell'Economia diretto da Robert Habeck hanno incontrato i rappresentanti della Nord Stream 2 Holding, appartenente al gruppo russo Gazprom. Il vantaggio dell'operazione sarebbe legato al fatto che, alla fine del gasdotto, esiste una perfetta rete di distribuzione con compressori e linee che potrebbero trasportare il gas direttamente nel sud della Germania.
Gli ostacoli al piano
Il piano, però, si trova davanti a due grandi ostacoli. Il primo - riporta sempre Der Spiegel - è quello ambientale: tecnicamente sarebbe possibile sollevare e tagliare le tubazioni, ma ci sono possibili ripercussioni ambientali, come affermato dagli esperti responsabili dell'operazione. L'area interessata fa parte, infatti, di una riserva naturale e ogni modifica al gasdotto innescherebbe quasi inevitabilmente un nuovo processo di approvazione della pianificazione e una valutazione di impatto ambientale. Il secondo ostacolo potrebbe essere Gazprom, visto che è molto probabile che la società statale russa respinga un simile piano, si legge ancora nell'articolo del settimanale tedesco.
Le possibili conseguenze
Der Spiegel spiega che, dietro all'eventuale no di Gazprom, ci potrebbe essere l'ipotesi di riattivare la pipeline tra due o tre anni, una volta che la guerra in Ucraina sarà finita e le relazioni migliorate. Da Berlino poi si temono ritorsioni da parte dei russi, come l'espropriazione di società tedesche in Russia. Il ministero dell'Economia, scrive ancora Der Spiegel, non vuole commentare ufficialmente queste ipotesi, ma non ha smentito. Una portavoce del ministero ha spiegato al settimanale che si stanno cercano ulteriori sedi per i terminal, perché "la questione dell'infrastruttura esistente per un collegamento è un fattore importante".