In febbraio la frenata brusca dei consumi petroliferi italiani (-4,1%)
Crollano i lubrificanti usati dall’industria e il gpl. Calano benzina e gasolio, decisa flessione per i consumi industriali (-29%), solo il cherosene per aerei è aumentato dell’1,7; i prezzi dei carburanti danno netti segnali di discesa a fine mese. Nonostante la diffusione delle auto ibride a benzina, la benzina è scesa del 2% (-12mila tonnellate), circostanza che non si verificava dal giugno 2024.
Sono calati sensibilmente i consumi petroliferi italiani in febbraio: le vendite al mercato di prodotti petroliferi, segnala Unem, hanno fatto registrare una flessione del 4,1% (-167mila tonnellate) su cui ha inciso anche il giorno in meno rispetto al febbraio 2024, che era stato un anno bisestile. Al calo hanno contribuito tutti i prodotti impiegati nella mobilità, tranne il cherosene per aerei (jet fuel), la cui domanda è cresciuta ancora. In particolare, la benzina è scesa del 2% (-12mila tonnellate), circostanza che non si verificava dal giugno 2024, ma che non dovrebbe incidere sulla tendenza al rafforzamento visto l’andamento delle nuove immatricolazioni di auto ibride a benzina che in febbraio hanno sfiorato il 55%.
Industria, oli e jet fuel
Quanto al gasolio motori, il calo è stato dell’1,9% (-35mila tonnellate) con una variazione simile sia per il canale rete che extra-rete, mentre il jet fuel è aumentato dell’1,7% (+5mila tonnellate), con volumi che rimangono superiori dell’1,3% rispetto al periodo pre-Covid. Negativo l’andamento anche degli altri prodotti destinati al mercato, tra cui il gpl autotrazione (-6,6%) e il bunker marina che per il secondo mese consecutivo registra un calo a due cifre (-18,1%).
Lubrificanti diminuiti del 4,4%, trainati ancora una volta dalla forte sofferenza dei consumi industriali (-8,6%), a fronte della tenuta dei lubrificanti impiegati nell’autotrazione (+0,6%).
Se si guarda ai consumi petroliferi totali, che comprendono anche le attività industriali, la discesa diventa del 6,8% (-311mila tonnellate) imputabile per il 66% all’andamento negativo congiunto della petrolchimica, che attraversa una crisi ormai strutturale anche a livello europeo, e della raffinazione per le fermate per manutenzione di alcuni impianti.
Prezzi
In febbraio i prezzi al consumo della benzina e del gasolio sono risultati superiori di circa 3 centesimi euro al litro rispetto al mese precedente, anche se ancora decisamente inferiori, rispettivamente di 1,8 centesimi e di 7,6 centesimi il litro, in confronto a quelli dello stesso mese del 2024.
Peraltro, a partire dall’ultima settimana del mese di febbraio i prezzi hanno cominciato a scendere sensibilmente con effetti che si stanno vedendo in questo mese di marzo. A livello di prezzo industriale (al netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio sono stati comunque più bassi di 2 centesimi al litro rispetto alla media dell’area euro.
Primo bimestre
Relativamente al primo bimestre 2025, Unem segnala che le vendite al mercato sono state pari a 7,7 milioni di tonnellate, con un calo del 4,2% (-340mila tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2024. In particolare, i consumi totali di benzina sono ammontati a circa 1,3 milioni di tonnellate (-0,2%, -2mila tonnellate), mentre il gasolio motori a 3,6 milioni (- 3,7%, -137mila tonnellate).
Il cherosene avio nel periodo fa segnare un aumento dell’1,7%, il bunker marina mostra un calo a due cifre (-16,3%), mentre i lubrificanti del -5,7%. Stabile il gpl, ma con il canale autotrazione in calo del 2,8%. Quanto ai consumi petroliferi totali, la flessione nel bimestre è stata del 6,1% rispetto allo stesso periodo 2024, soprattutto a causa della forte contrazione della petrolchimica e dei consumi delle raffinerie che insieme hanno pesato per il 60% del calo complessivo, che è stato pari ad oltre 500mila tonnellate.