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Autorizzata la nuova bioraffineria Eni a Livorno

where Roma when Lun, 25/11/2024 who roberto

Eni punta ad aumentare la capacità di bioraffinazione dagli attuali 1,65 milioni di tonnellate l’anno agli oltre 5 entro il 2030. L’annuncio del viceministro Gava che parla di “un esempio virtuoso di economia circolare”

Via libera alla realizzazione raffinerialivornohorizontal-16-9.jpgdella nuova bioraffineria di Livorno. Il progetto consentirà la produzione di biocombustibili di alta qualità utilizzando oli vegetali, sottoprodotti di origine animale e oli esausti da cucina.
 
La terza bioraffineria
La conversione del sito industriale di Livorno, sul modello di quanto già realizzato nel 2014 a Marghera e nel 2019 a Gela, è al centro della strategia di decarbonizzazione di Eni volta a traguardare la neutralità carbonica entro il 2050 e ad aumentare la capacità di bioraffinazione dagli attuali 1,65 milioni di tonnellate l’anno agli oltre 5 entro il 2030. In linea con la decisione strategica di convertire la raffineria di Livorno, che consentirà di assicurare un futuro produttivo e occupazionale al sito. Le aree dove sono previsti i tre nuovi impianti per la bioraffinazione sono già cantierizzate per i lavori preparatori e l’inizio della costruzione è previsto dopo l’ottenimento dell’autorizzazione di legge, con completamento e avvio entro il 2026.
 
Che cosa si farà a Livorno
Gli impianti saranno in grado di trattare diversi tipi di cariche biogeniche, prevalentemente scarti e residui di origine vegetale, per produrre Hvo diesel, Hvo nafta e bio-Gpl. Eni, tramite Enilive, è il secondo produttore di biocarburanti idrogenati (Hvo) in Europa e il terzo a livello mondiale.
La strategia di crescita è trainata dalla crescente domanda in Europa e in Italia di biocarburanti per la mobilità, sia per gli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti dalla RED III (Renewable Energy Directive) di recente approvazione, sia per gli obblighi di immissione al consumo di biocarburanti in purezza definiti dalla normativa italiana. A livello globale, le stime prevedono che la domanda di biocarburanti idrogenati aumenterà del 65% nel periodo 2024-2028. “Un esempio virtuoso di economia circolare che, utilizzando materie prime di seconda e terza generazione, produrrà energia sostenibile, concorrendo agli obiettivi di decarbonizzazione e alla promozione dello sviluppo economico ed occupazionale del territorio” dichiara il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava.

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