In breve. In Egitto aumenta la produzione di gas a Zohr, Bp a Raven e altre notizie
L’Egitto vuole aumentare l’estrazione di gas di Zohr e di petrolio dal campo Raven. Annunciata in Libia la riattivazione del giacimento di Al-Sabah. Il premio Equita Innovation a Snam.
Il primo ministro egiziano, Moustafa Madbouly, ha annunciato che nei prossimi mesi la produzione del giacimento di gas di Zohr subirà un incremento per rispondere efficacemente alla crescente domanda interna di energia. Durante una conferenza stampa, Madbouly ha sottolineato l'impegno di Eni, la compagnia energetica italiana operante nel sito, a rispettare le scadenze stabilite in accordo con il governo egiziano. "Eni ha delineato un piano di espansione che prevede l'intensificazione delle attività di perforazione per i prossimi due anni", ha precisato il primo ministro, evidenziando inoltre l'attesa di nuove scoperte che potrebbero incrementare la capacità produttiva di gas naturale del Paese. Questo rafforzamento delle operazioni si inserisce nel quadro della strategia nazionale mirata all'autosufficienza energetica e all'ampliamento delle esportazioni di gas. Attualmente, la produzione media giornaliera di Zohr si attesta sui 1,9 miliardi di piedi cubi di gas.
Bp avvia la produzione della seconda fase del giacimento Raven in Egitto
La società britannica Bp ha avviato la produzione nell’ambito della seconda fase di sviluppo del campo Raven, nell’offshore dell’Egitto. Lo ha affermato la compagnia petrolifera, secondo cui i nuovi pozzi produrranno circa 220 miliardi di piedi cubi di gas e 7 milioni di barili di condensato. L’Egitto ha lottato con un calo della produzione di gas naturale e a settembre 2024 le sue forniture nazionali sono scese al minimo degli ultimi sette anni. Il calo ha trasformato il Paese da potenziale snodo dell’energia in un importatore netto, costretto ad acquistare decine di carichi, ma ha avviato trattative con compagnie petrolifere e del gas internazionali per aumentare i loro investimenti per compensare il calo naturale.
Libia: riprende dopo 10 anni la produzione di Al-Sabah
La Libia compie un passo significativo verso la stabilizzazione dell’industria petrolifera con la ripresa della produzione nel giacimento di Al-Sabah, interrotta da 10 anni a causa di atti di sabotaggio. La Zueitina Oil Company, in collaborazione con la National Oil Corporation (NOC), ha annunciato la riattivazione del primo pozzo produttivo, segnando un’importante ripartenza per il settore energetico del Paese. Il pozzo “G18” è il primo a essere riattivato, con una capacità produttiva di circa 600 barili di petrolio al giorno. Il greggio estratto viene trasportato mediante petroliere mobili fino al campo di Zillah, situato a circa 90 chilometri di distanza. La produzione di Al-Sabah si era fermata a causa di sabotaggi e instabilità politica. Situato a sud dei porti di Sidra e Ras Lanuf, nei pressi dell’oasi di Zella, attualmente l’area produce mediamente 19mila barili di petrolio al giorno.
Snam vince il Premio Innovation di Equita
Snam, ha ricevuto il Premio Innovation da Equita, la principale banca d’affari indipendente italiana, in occasione della dodicesima edizione del “Premio per la migliore strategia di utilizzo del mercato dei capitali”. Il riconoscimento, patrocinato da Università Bocconi e Borsa Italiana, premia le operazioni più innovative ed efficaci realizzate sul mercato italiano, valorizzando le migliori strategie di accesso ai capitali. Il Premio Innovazione, introdotto per la prima volta quest’anno, è stato assegnato a Snam per il suo prestito obbligazionario dual-tranche quotato tramite passporting sul segmento MOT, per un valore complessivo di €750 milioni e £600 milioni.