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In breve. Il Niger non venderà uranio alla Francia, il gas in Messico e altre notizie

where Milano when Lun, 01/07/2024 who roberto

La sostenibilità di Sgi e della Snam. La Guinea diventa un produttore di petrolio con un investimento della Chevron. L’Eni comincia a estrarre dal giacimento Baleine in Costa d’Avorio

Il Niger e l’uranio
La giunta militare del Niger ha ritiratoniger-uranio.jpeg il permesso di sfruttamento del giacimento di uranio di Imouraren, nel nord del Paese, alla società francese Orano. Imouraren, nel nord del Niger, è uno dei più grandi giacimenti di uranio del mondo, con riserve stimate in 200mila tonnellate. Il suo sfruttamento sarebbe dovuto iniziare nel 2015, ma il crollo dei prezzi dell’uranio sul mercato mondiale, dopo il disastro nucleare di Fukushima nel 2011, aveva congelato le attività di Orano (ex Areva). Il ministero delle miniere della giunta militare aveva annunciato qualche settimana fa che il permesso di esercizio nel sito di Imouraren sarebbe stato ritirato a Orano e restituito al demanio pubblico, se i lavori in esercizio non fossero stati iniziato entro un periodo di tre mesi successivo al 19 marzo.
 
Messico, Slim investirà 1 miliardo in un progetto di gas
L'imprenditore Carlos Slim sborserà più di 1 miliardo di dollari per riattivare il giacimento di Lakach, il primo progetto di estrazione di gas naturale in acque profonde in territorio messicano. I lavori su questo giacimento, scoperto nel 2006, sono stati interrotti in più di un'occasione a causa della mancanza di risorse da parte della compagnia petrolifera statale Pemex e per lo scarso interesse da parte di altri investitori.
 
Il bilancio di sostenibilità della Sgi
Con oltre 153 milioni di euro (+38% rispetto al 2022) di valore aggiunto e 124 milioni di euro di valore distribuito sul territorio (+43% rispetto al 2022), il 2023 conferma l’impegno per la decarbonizzazione di Società Gasdotti Italia. I dati sono contenuti nel quinto bilancio di sostenibilità della seconda azienda in Italia per il trasporto di gas naturale, che ha portato nel 2023 alla riduzione del 41% delle emissioni dirette di gas serra e al -23% di emissioni indirette di fronte a una diminuzione del consumo di energia del 13% rispetto all’anno precedente.
 
L’investimento Chevron in Guinea
La Guinea Equatoriale spera di risorgere come produttore di petrolio grazie a un investimento da due miliardi di Chevron. Il paese africano, le cui risorse apparivano esaurite, spera di rilanciarsi tramite lo sfruttamento delle concessioni offshore, ottenendo così importanti risorse finanziarie. La Camera dell’Energia Africana ha annunciato che Chevron e la compagnia petrolifera statale della Guinea Equatoriale GEPetrol hanno firmato due contratti di condivisione della produzione per i blocchi offshore EG-06 ed EG-11 in Guinea Equatoriale, che rappresentano un investimento di 2 miliardi di dollari.
 
Eni in Costa d’Avorio
Eni ha avviato la produzione di gas e petrolio dal giacimento di Baleine, nelle acque della Costa d’Avorio. Lo ha comunicato il cane a sei zampe in una nota. Per la prima fase la produzione avviene attraverso la Fpso Baleine, un’unità di produzione e stoccaggio galleggiante ristrutturata e potenziata per consentirle di trattare fino a 15mila barili al giorno di petrolio e circa 25 Mscf/d (Milioni di piedi cubi standard al giorno) di gas associato. L’avvio della fase due è previsto per la fine del 2024.
 
La Snam fra le World’s Most Sustainable Companies
Snam è tra le prime 500 aziende più sostenibili a livello mondiale nella speciale classifica delle World’s Most Sustainable Companies for 2024, realizzata da Statista e dal settimanale statunitense Time con l'obiettivo di evidenziare le best practice delle imprese in tema di sostenibilità. Il risultato ottenuto da Snam, inclusa tra le 4 aziende italiane nel settore energy, riconosce il percorso sostenuto dal gruppo nel 2022 in ottica di transizione energetica e di strategia sostenibile.

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