Carbone. Le importazioni in Europa avranno una crescita a doppia cifra, in Italia raddoppiano
Lo rilevano gli analisti di McCloskey, che questa settimana hanno rivisto nettamente al rialzo le loro previsioni per il 2022
Le importazioni di carbone europee vedranno una crescita a due cifre sia nel 2022 ma anche il prossimo anno, poiché gli operatori elettrici cercano di aumentare la generazione da carbone, per fronteggiare le conseguenze del conflitto russo-ucraino. Lo rilevano gli analisti di McCloskey, che questa settimana hanno rivisto nettamente al rialzo le loro previsioni per il 2022 per le importazioni europee via mare.
I numeri
Stando alle stime gli esperti parlano di 103,5 milioni di tonnellate, dagli 85,5 milioni previsti a metà febbraio, prima dell'inizio del conflitto. La nuova previsione segnerebbe un aumento del 13%, rispetto ai 91,9 milioni di tonnellate dello scorso anno. Per il 2023, le importazioni europee dovrebbero aumentare ulteriormente, attestandosi a 114,0 milioni di tonnellate, con un aumento del 10% e al livello più alto dal 2018. L'aumento sarà guidato dal settore energetico, poiché i governi si rivolgono nuovamente alla generazione elettrica a carbone, per supportare i deficit nel gas.
Le previsioni per l’Italia
Germania, Italia, Paesi Bassi e altre nazioni europee hanno messo in atto misure di emergenza per ripristinare o prolungare la vita delle centrali elettriche a carbone, allo scopo di colmare le lacune nella produzione di gas a seguito dei tagli delle forniture russe.
In particolare, l'Italia nel 2022 dovrebbe importare 9,2 milioni di tonnellate di carbone, in aumento rispetto alla previsione di febbraio di 5,3 milioni e alle previsioni del 2021 di 7,0 milioni di tonnellate. Per i prossimi tre anni, le importazioni dovrebbero attestarsi attorno agli 11,0 milioni di tonnellate l’anno.