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Caro bollette: la Consulta rinvia alla Corte di giustizia la questione extraprofitti

where Roma when Lun, 03/03/2025 who roberto

Nel mirino l'estensione della platea dei soggetti anche tra quelli che non generavano almeno il 75% del loro fatturato da attività economiche nel settore dell'estrazione e della raffinazione del petrolio.

L’imposta sugli extraprofitti corte-giustizia-europea-flickr.jpgva rimessa alla Corte di Giustizia europea. Lo afferma in un'ordinanza la Corte Costituzionale che ha sollevato la questione pregiudiziale della compatibilità con il diritto dell'Unione del contributo di solidarietà temporaneo introdotto dal legislatore a carico degli operatori del settore energetico nel 2022.
 
La questione
Al giudice europeo sarà richiesto un parere in via pregiudiziale sull'estensione dei soggetti operata dal legislatore nazionale, nella parte in cui si ricomprendono: i produttori e rivenditori di energia elettrica, nonché i distributori, rivenditori di prodotti petroliferi, i rivenditori di gas metano e gas naturale, e coloro che importano energia elettrica, gas naturale, gas metano o prodotti petroliferi o che introducono nel territorio dello Stato detti beni provenienti da altri Stati dell'Unione europea, ove costoro abbiano percepito extraprofitti congiunturali nell'anno 2022.
 
Il contributo di solidarietà
In particolare, ricorda la Corte, la legge numero 197 del 2022, cosiddetta sugli "extraprofitti", ha introdotto una misura equivalente al contributo di solidarietà temporaneo previsto dal regolamento Ue relativo a un intervento di emergenza per far fronte ai prezzi elevati dell'energia per affrontare l'eccezionale crisi del settore registratasi alla fine del 2021 e durante il 2022, quando il prezzo dell'energia elettrica, in tutta l'Unione, ha registrato una drastica impennata. Il regolamento circoscrive il contributo di solidarietà alle imprese o stabili organizzazioni che generano almeno il 75% del loro fatturato da attività economiche nel settore dell'estrazione, della raffinazione del petrolio o della fabbricazione di prodotti di cokeria, lasciando, tuttavia, gli Stati membri liberi di adottare misure equivalenti.
 
Gli operatori coinvolti
Con l'ordinanza numero 21 del 2025, la Consulta ha osservato che il legislatore nazionale, nell'adottare una misura equivalente, ha sottoposto a imposizione gli extraprofitti congiunturali realizzati nell'anno 2022 da una serie di soggetti non presi in considerazione dal regolamento. La Corte, riservata al merito la valutazione della legittimità costituzionale delle disposizioni censurate in relazione ai parametri 'interni’ di cui agli articoli 3 e 53 della Costituzione, ha deciso, in via pregiudiziale, di interrogare la Corte di giustizia sulla compatibilità con il diritto dell'Unione di tale estensione della platea.

immagini
corte-giustizia-ue-flickr