Energia

Accordi a Pechino tra Sinopec e la siberiana Rosneft. I cinesi con Gazprom per i giacimenti di greggio nell’Artico

Gli accordi tra i giganti dell'energia sono stati tra le intese più importanti raggiunte tra Cina e Russia durante l'ultimo incontro dei primi ministri dei due Paesi, a Pechino nelle settimane scorse.

Durante la visita in Cina del primo ministro russo, Dmitri Medvedev, Cina e Russia hanno firmato trenta accordi di cooperazione nei campi dell'energia, degli investimenti, della finanza, dell'alta tecnologia e in altre aree.

In particolare Sinopec, il maggiore raffinatore cinese, e Rosneft, il gigante del greggio di Mosca, hanno firmato un memorandum d'intesa per la cooperazione nel petrolchimico e lo sviluppo del sito di Jurubceno-Tohomskij, nella Siberia orientale. Scopo del progetto è la conversione di gas naturale e liquefatto in etilene e propilene per la produzione di materie plastiche. La produzione integrata in due stabilimenti in Siberia, a Angarsk, nelle aspettative dei due gruppi dovrebbe raggiungere le tre milioni di tonnellate di etilene e circa sei milioni di tonnellate di polimeri e di altri prodotti petrolchimici destinati ai mercati russo e cinese.

Gazprom, il gigante russo degli idrocarburi, e China National Petroleum Corporation (Cnpc) hanno invece firmato un memorandum d'intesa della durata di tre anni per lo sviluppo del settore delle esplorazioni e della produzione del greggio sia in Russia che in Cina e in altri Paesi, che prevede anche altre forme di cooperazione nella raffinazione e nel marketing dei prodotti derivati dal greggio. La nuova intesa tra Cnpc e Gazprom potrebbe aprire alla cooperazione tra Russia e Cina nell'Artico, dove Gazprom gestisce il giacimento di Prirazlomnoje.