Il crollo dei prezzi congela investimenti petroliferi per 400 miliardi
Ma la Statoil fa man bassa e acquista una compagnia svedese messa in crisi dalle quotazioni in caduta
Le società energetiche hanno accantonato 400 miliardi di dollari di progetti sul petrolio e il gas in seguito al crollo del prezzo del greggio. Lo riporta il Financial Times, citando uno studio di Wood Mackenzie, secondo il quale sono stati abbandonati 68 grandi progetti.
I bilanci delle compagnie si sono drasticamente ridotti e gli investitori preferiscono tagli degli investimenti, afferma lo studio di Wood Mackenzie. Questo ha causato uno slittamento dei progetti che richiedono investimenti significativi. La tendenza continuerà.
Non tutto, però, si ferma. La norvegese Statoil ha rilevato per 593,3 milioni di dollari l'11,93% della compagnia petrolifera svedese Lundin Petroleum, aumentando la quota nei giacimenti Johan Sverdrup ed Edvard Grieg, già operati in maniera congiunta dalle due società. Lundin Petroleum, colpita dal crollo delle quotazioni del greggio, ha perso il 30% del valore in borsa nelle ultime sei settimane, rendendo così economicamente più agevole l'ingresso di un investitore. Statoil sostiene l'attuale management di Lundin e non intende aumentare ulteriormente la propria partecipazione nell'azienda.