Le due facce dell’America. Biden vieta le trivellazioni in un sito sacro, ma è costretto a lanciare un’asta oil&gas nel Golfo del Messico
Il presidente Usa vuole bandire le trivellazioni intorno al parco nazionale in New Mexico, sito sacro alle tribù locali, ma intanto è costretto a bandire un’asta per produrre gas&oil oltre il 2030
A pochi giorni dalla fine della Cop26 e proprio nei giorni della proposta di messa al bando per 20 anni delle trivellazioni di gas e petrolio intorno al parco nazionale di Chaco Canyon, l’amministrazione di Joe Biden ha lanciato la più grande asta di licenze per le trivellazioni di gas e petrolio nel Golfo del Messico. L'area interessata è grande due volte la Florida. Lo scrive il Guardian, riportando la rabbia degli ambientalisti e sottolineando che si tratta di un netto ripudio della promessa di Biden di sospendere nuove trivellazioni nelle acque e nei territori pubblici.
Un giudice federale contro Biden
In realtà l'asta giunge dopo che un giudice federale, nell'ambito di un'azione legale avviata da Stati repubblicani, ha respinto la sospensione delle vendite di combustibili fossili che Biden ha imposto quando ha assunto l'incarico. Il presidente, durante la campagna elettorale, aveva promesso di ridurre l’estrazione di combustibili fossili da terreni e acque pubbliche, che insieme al carbone rappresentano circa un quarto delle emissioni di carbonio degli Stati Uniti. Anche se Biden ha cercato di persuadere altri leader mondiali a rafforzare gli sforzi internazionali contro il riscaldamento globale, l'asta mette in evidenza le difficoltà che il presidente Usa incontra internamente nel guadagnare terreno sulle questioni climatiche. La scorsa settimana, l'amministrazione ha proposto un altro giro di vendite di licenze per petrolio e gas nel 2022 in Montana, Wyoming, Colorado e altri stati occidentali. I funzionari del dipartimento dell'Interno hanno proceduto nonostante la conclusione che bruciare i combustibili potrebbe portare a miliardi di dollari in potenziali danni climatici futuri.
Un’area da 350mila kmq
Si tratta della prima vendita del genere sotto la presidenza di Joe Biden ed è un elemento che mette in evidenza le sfide che il presidente si trova ad affrontare per raggiungere gli obiettivi climatici, che contano su consistenti tagli alle emissioni dovute a combustibili fossili. La vendita sarà trasmessa in streaming. Le compagnie energetiche sono invitate a presentare delle offerte per licenze di trivellazione relative a un'area grande circa 352mila chilometri quadrati, cioè circa il doppio della Florida. Ci vorranno però degli anni prima che le aziende possano iniziare a pompare greggio. Questo significa che potrebbero continuare a produrre petrolio anche oltre il 2030, mentre gli scienziati affermano che il mondo deve ridurre drasticamente le emissioni di gas serra per evitare il catastrofico cambiamento climatico.
Biden contro le trivelle in luoghi sacri
La settimana scorsa Biden aveva proposto di bandire per 20 anni le trivellazioni di gas e petrolio per un raggio di 16 km intorno al parco nazionale di Chaco Canyon, nel New Mexico, un sito sacro alle tribù locali e dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 1987. È una delle iniziative che il presidente annuncerà ospitando il summit delle nazioni tribali alla Casa Bianca, il primo dal 2016 (Donald Trump non ne aveva tenuti). Biden firmerà anche un ordine esecutivo per rafforzare la sicurezza pubblica e la giustizia tra i nativi americani, che secondo alcuni dati rischiano di essere vittime di crimini violenti più del doppio delle altre etnie presenti negli Usa. Le mosse mirano a rinsaldare i rapporti tra l'amministrazione e la comunità degli indigeni americani, che sarà rappresentata dai leader di oltre 570 tribù.