Energia ed emissioni. De Vincenti: “Si deve considerare anche la carbon tax”
“Il dibattito sulla carbon tax va avviato, ma la soluzione non è né semplice né vicina. Stabilire il costo delle emissioni potrebbe funzionare in un'economia chiusa, ma non viviamo in un mercato chiuso”
“Non siamo riusciti a costruire un mercato regolamentato degli Ets. Serve ripercorrere tutta la catena del valore e la proposta di introdurre la carbon tax va presa in seria considerazione”. È quanto ha detto il sottosegretario alla presidenza del consiglio Claudio De Vincenti.
Secondo De Vincenti, “il dibattito sulla carbon tax va avviato, ma la soluzione non è né semplice né vicina. Stabilire il costo delle emissioni potrebbe funzionare in un'economia chiusa, ma non viviamo in un mercato chiuso e questo è il dramma in cui si trovano le economie europee. È necessario decidere come guardare il futuro: se vogliamo continuare a puntare sull'industria energivora gli effetti distributivi del prezzo del carbonio, siano essi derivanti dalla carbon tax o dagli Ets, sono complicati da governare”. Il sottosegretario ha ricordato che l'Italia ha sempre mantenuto un alto profilo in tema di politica ambientale e di decarbonizzazione rispetto ad altri paesi solo apparentemente più virtuosi, come la Germania. “A Parigi serve costruire una governance che regoli rapporti di competitività tra i diversi paesi, anche se difficilmente si potrà raggiungere a mio giudizio un accordo vincolante”.