Energia. Italia ancora dipendente dall’estero, ma la quota di rinnovabili è raddoppiata
Presentato al Parlamento Ue il rapporto Med Energy Report di Srm-Politecnico Torino. Domanda mondiale ancora dominata dalle fossili
L’Italia è ancora dipendente dall’estero per le importazioni di combustibili fossili: la quota è del 78,6%. Quella per le fonti rinnovabili sulla produzione lorda elettrica è passata dal 17% del 2007 al 34%. La filiera dell’energia elettrica italiana, dalla produzione alla manifattura, conta 30 miliardi di euro di valore aggiunto e produce 177 miliardi di fatturato con 23.500 imprese attive per circa 215 mila addetti.
Sono alcuni dei dati presentati al Parlamento europeo e contenuti nel primo “Med & Italian Energy Report”, rapporto annuale sul settore dell’energia in Italia e nel Mediterraneo, frutto della collaborazione tra Srm (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) e l’Energy Security Lab@Energy Center del Politecnico di Torino.
Dal report emerge inoltre che la domanda mondiale di energia elettrica è ancora in prevalenza soddisfatta dalle fonti fossili: petrolio 34,2%, carbone 27,6% e gas 23,4%. I consumi sono concentrati su tre aree: Cina, Stati Uniti, Ue28. Le fonti fossili rappresentano il 50% circa del totale (Cina 22% del totale, Stati Uniti 15%, Ue-28 12,2.