Energivori. Il ministero dell’Ambiente approva le regole operative dell’energy release
Il meccanismo dell’energy release prevede la possibilità di anticipare una quota parte della quantità di energia elettrica rinnovabile e le relative garanzie di origine a un prezzo di cessione definito dal Gestore dei servizi energetici
Il ministero dell’Ambiente ha approvato le regole operative del Gse sull’energy release: prevista dal decreto 181 del 2023, la norma si rivolge alle imprese a forte consumo di energia elettrica che vogliano realizzare nuova capacità di generazione da fonte rinnovabile, attraverso nuovi impianti o con il rifacimento degli impianti che esistono già. Il provvedimento di approvazione reca la firma del direttore generale mercati e infrastrutture energetiche del dipartimento energia del ministero.
Che cosa prevede
Il meccanismo dell’energy release prevede la possibilità di anticipare, per un periodo di tre anni, una quota parte della quantità di energia elettrica rinnovabile e le relative garanzie di origine a un prezzo di cessione definito dal Gestore dei servizi energetici, da restituire poi in venti anni a decorrere dall’effettiva entrata in esercizio degli impianti. I successivi passaggi sono ora il bando per l’assegnazione e l’apertura del portale per le manifestazioni di interesse ad accedere al beneficio.
Per il ministro Gilberto Pichetto, “le regole operative del Gestore dei servizi energetici ci permettono di procedere nell’attuazione di una norma che può accompagnare con grande efficacia circa 3.800 imprese energivore nel processo di transizione”.