L’Europa unita dell’energia – I big della produzione: “Il momento è grave, la politica Ue non ha funzionato”
Enel, Eni, E.On, GasNatural, GasTerra, Iberdrola, Gdf Suez e Rwe hanno presentato una dichiarazione congiunta per sottolineare la gravità delle sfide attuali e per proporre azioni politiche appropriate
Otto dei big europei attivi nel comparto del gas hanno posto all'attenzione dei leader comunitari la necessità urgente di affrontare la pericolosa situazione che il settore energetico europeo sta affrontando. Enel, Eni, E.On, GasNatural, GasTerra, Iberdrola, Gdf Suez e Rwe, riunitisi a Bruxelles il giorno prima del Consiglio europeo sull'energia e la frode fiscale, hanno presentato una dichiarazione congiunta per sottolineare la gravità delle sfide attuali e per proporre azioni politiche appropriate.
I firmatari, si legge in una nota, rimangono impegnati nei confronti dell'Unione Europea per una politica energetica basata sui principi della competitività, della sicurezza degli
approvvigionamenti e dello sviluppo sostenibile, e inoltre aderiscono pienamente alla necessità di liberalizzare i mercati dell'energia.
La realtà registrato da ciascuna delle società energetiche negli ultimi anni è che l'UE e alcune politiche energetiche nazionali non hanno portato i benefici attesi. In concreto, le aziende energetiche europee sono oggetto – a loro dire – di “una ‘tempesta perfetta’, che mette in pericolo la sicurezza degli approvvigionamenti e la trasformazione verso un'economia a basse emissioni di anidride carbonica, oltre che minare la loro capacità di attrarre capitali”.
Tuttavia, “non è troppo tardi per un approccio rinnovato da parte dell'UE che garantisca prezzi dell'energia competitivi e forniture sicure per i cittadini europei”.