Gas. Il progetto Nord Stream sotto la lente dell’Unione europea
Sarà controllato il rispetto delle regole di mercato per evitare posizioni dominanti e rischi di monopolio
La Commissione europea seguirà con molta attenzione il progetto Nord Stream 2, grazie al quale aumenterà il flusso di gas russo verso la Ue. Lo ha detto il commissario europeo all'Energia di fronte all'Europarlamento riunito a Strasburgo.
Il progetto della Gazprom (515) ha come soci al 10% l’uno le tedesche Basf e E.On, l’austriaca Omv e la Shell e, con il 9%, la francese Engie (ex Gdf Suez). Saranno costruite due condutture parallele dalla capacità totale di 55 miliardi di metri cubi di gas l'anno attraverso il baltico, scavalcando la riottosa Ucraina.
"Come tutti i gasdotti in Europa questo dovrà rispettare pienamente le regole comunitarie sia per il settore energia sia per il settore ambiente e quelle sulle gare d'appalto", ha detto il commissario Miguel Canete. L’operazione non è prioritaria per la Ue, dato che le capacità esistenti di trasporto fra Russia ed Europa vengono utilizzate al 50% e sono già superiori ai futuri bisogni stimati dell'Unione. La strategia Ue punta piuttosto sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento e sulla creazione di un mercato concorrenziale aperto. Nord Stream 2 aumenta invece la dipendenza della Ue da un solo fornitore, concentrando l'80% delle importazioni di gas russo su un itinerario solo. Inoltre, per la Commissione europea è fondamentale preservare il ruolo dell'Ucraina.