Gasdotti. Nord Stream 2, Mosca fa sapere che sarà finito grazie al sostegno europeo, soprattutto tedesco
La regione del Meclemburgo-Pomerania ha approvato l'istituzione di una fondazione pubblica per sostenere il completamento del gasdotto
Le sanzioni statunitensi contro il gasdotto Nord Stream 2 sono una misura di palese protezionismo volto a far avanzare il suo gas naturale liquefatto sul mercato europeo. Lo ha detto il vice primo ministro russo Alexander Novak a RBK TV. "La ragione chiave per cui i nostri colleghi d'oltreoceano si oppongono al Nord Stream 2 è legata prima di tutto alla necessità di promuovere il loro GNL - ha detto Novak. - Questo strumento è assolutamente non competitivo. Tutti lo capiscono, compresi i Paesi interessati a realizzare il progetto Nord Stream 2, ovvero i Paesi e le aziende europee. Loro sostengono il progetto e sono sicuro che, dato questo sostegno, sarà implementato", ha osservato Novak.
L’appoggio tedesco
E in effetti sembra proprio che la Germania sia interessata all’argomento. È notizia dei giorni scorsi che il parlamento regionale del Meclemburgo-Pomerania abbia approvato l'istituzione di una fondazione pubblica per sostenere il completamento del gasdotto del Baltico Nord Stream 2. Secondo le parole della ministra-presidente del Land Manuela Schwesig, lo scopo della fondazione è di sostenere progetti che possano contribuire a raggiungere gli obiettivi climatici e di protezione dell'ambiente. Le centrali a gas sono una tecnologia di passaggio necessaria per un paese ad alto fabbisogno energetico come la Germania, ha detto Schwesig. E con il gasdotto di Nordstream arriva "gas dalla pipeline del Baltico invece del gas proveniente dal fracking". Le organizzazioni ambientaliste invece non gradiscono. La fondazione "può diventare attiva sul piano commerciale". Secondo quanto riferisce Bild, il Land contribuirebbe alla fondazione con un capitale di 200.000 euro che potrebbe essere impiegato per difendersi dalle sanzioni Usa.