Giacimenti. Contestato alla piattaforma Vega un danno per 69,4 milioni
La stima dell’Ispra deve essere confermata dal processo in corso a Ragusa. Il ministero dell’Ambiente parte civile. L’indignazione dei Cinque Stelle
Sotto accusa la piattaforma petrolifera Vega nel canale di Sicilia di fronte a Pozzallo (Ragusa), operata dalla Edison. Secondo i calcoli dell’Ispra, che ha valutato un eventuale danno ambientale nel caso in cui fosse confermato il reato di illecito smaltimento di rifiuti, un "risarcimento dovrà essere effettuato nei confronti dello Stato per un importo pari a 69,47 milioni e il ministero si è costituito parte civile". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, rispondendo a un'interpellanza del Movimento 5 stelle in aula alla Camera.
Il processo è ancora in corso, e quindi l’eventuale danno ambientale è ancora a livello di ipotesi da dimostrare. In questo momento il procedimento è pendente presso il tribunale di Ragusa e la prossima udienza è fissata per il 5 maggio 2016. Se v’è stata attività illecita, essa potrebbe aver determinato un danno ambientale con la contaminazione dell'aria e di una vasta area di riserve del sottosuolo. Galletti ha anche sottolineato come la "piattaforma Vega A è stata realizzata su concessione del 1987 e sulla piattaforma esistente non c'è autorizzazione alla reiezione in mare di materiali di scarico", mentre la piattaforma Vega B ha avuto un’Aia favorevole nell'aprile 2015.
L’indignazione del M5S - "Incredibili le parole del Ministro dell'Ambiente che è venuto a giustificare in Aula il raddoppio della piattaforma Vega nel canale di Sicilia nonostante i danni ambientali ingentissimi, da 69 milioni di euro, tanto che lo stesso ministero si è costituito parte civile nel procedimento in corso". È il commento di Claudia Mannino del M5S.