Il GNL nei trasporti si consolida nel mondo e in Italia vale già 1,7 miliardi
Il 2019 sarà l’anno del trasporto marittimo con l'arrivo delle prime navi a GNL nel Mediterraneo. A Napoli a metà maggio la Quinta Conferenza euro-mediterranea sugli usi diretti del metano liquido
L’Italia ha investito nel GNL circa 1,7 miliardi di euro. Lo rivelano i dati di Ref-e elaborati in occasione della ConferenzaGNL che si terrà a Napoli il 15 e 16 maggio nella due giorni dedicata allo Small Scale LNG (metano liquido di piccola taglia).
Degli investimenti, passati dai 300 milioni del 2017 ai circa 1.783 milioni di oggi, 132 milioni di euro sono previsti per i depositi presso i rigassificatori e quelli costieri; 62 milioni per le stazioni di servizio GNL, L-CNG e i depositi presso industrie; 302 milioni per le reti isolate alimentate a GNL; 243 milioni per i camion e le autocisterne a GNL; 300 milioni per il maggior costo delle navi a GNL costruite in cantieri italiani; 240 milioni per la mini liquefazione e la produzione di bioGNL; 64 milioni per l'acquisto del GNL (tutto all'estero); 440 milioni per il maggior costo della costruzione delle navi da crociera e di quelle cisterna in cantieri non italiani.
Tutti gli ambiti della nuova filiera industriale saranno illustrati, approfonditi e analizzati a Napoli da alcuni tra i massimi esperti mondiali. Le imprese presenteranno i progetti futuri nei loro interventi e le proprie realizzazioni nell'area espositiva interna ed esterna del Centro Congressi della Mostra d'Oltremare dove saranno visibili camion a GNL e autocisterne, serbatoi criogenici .
"The Small Scale LNG Use, Euro-Mediterranean Conference & Expo", promossa da ConferenzaGNL e organizzata da Mirumir, giunta alla quinta edizione, è la manifestazione internazionale nella quale si possono avere tutte le informazioni sui possibili impieghi del GNL e incontrare i protagonisti del settore: trasporti marittimi, terrestri pesanti, ferroviari, spaziali, servizi pubblici regionali e urbani, alimentazione delle reti e delle industrie isolate.
L'iniziativa, sponsorizzata da Edison, Snam e altri importanti player del settore, fotografa e interpreta il momento: la prima sessione plenaria nella mattina del 15 maggio pone l'accento sul ruolo del GNL per una transizione energetica sostenibile.
La rapida crescita degli anni più recenti pone un problema di offerta del GNL soprattutto per il rifornimento delle navi. In nessun porto del Mediterraneo è possibile il rifornimento diretto dai depositi e le navi cisterna non sanno dove ricorrere al servizio ship to ship. Il punto di approvvigionamento più vicino al Mediterraneo è Zeebrugge, nel Canale della Manica. Su questo tema nel primo pomeriggio del 15 si svolgerà la sessione speciale "Come rifornire il mercato di GNL?". A seguire si entrerà nel vivo dei settori "Trasporti terrestri pesanti e ferroviari" e "Trasporto marittimo" in due sessioni parallele.
La sessione plenaria del 16 vuole approfondire il ruolo del GNL in Italia, Europa e Regione mediterranea, guardando con attenzione al Medio Oriente e all'Africa. A seguire, la tradizionale tavola rotonda con i dirigenti ministeriali e gli esperti dell'Area mediterranea ripropone il quesito sul come promuovere l'uso del GNL in questa regione. Partecipano rappresentanti della Commissione Europea, dell'Ome, di Tunisia, Grecia, Spagna, Turchia, Egitto, riuniti grazie alla rete internazionale di Wec Italia.
Le due sessioni parallele pomeridiane sono dedicate agli sviluppi ambientali del settore, con la mini liquefazione e il "GNL rinnovabile" come protagonisti della prima, mentre la seconda si concentrerà sull'innovazione tecnologica come chiave di successo, con finestre sulle reti e le industrie isolate. Per la prima volta nell'ambito delle Conferenze sul GNL nei trasporti si parlerà anche del suo uso come propellente per i lanci dei satelliti e i viaggi spaziali. Attesi a Napoli il sottosegretario all'energia Davide Crippa, il viceministro ai trasporti Edoardo Rixi e il vicepresidente del Consiglio e Ministro per lo sviluppo economico Luigi Di Maio, a conferma dell'interesse delle istituzioni per il GNL, già emerso nel Piano integrato energia e clima e nelle Linee guida per l'energia nei porti.