L’Italcementi punta a combustibili alternativi: “Sono sicuri”
La società risponde alle preoccupazioni sull’uso di Css
Il gruppo Italcementi sperimenta nello stabilimento bergamasco di Calusco d’Adda l’uso di fonti energetiche diverse e alternative all’olio combustibile o al pet-coke. In particolare, la cementeria usa Css (combustibile solido secondario) ottenuto dalla selezione di rifiuti combustibili di qualità. L’Italcementi ha fatto richiesta di aumentare l'utilizzo di Css, ma vi sono preoccupazioni fra la cittadinanza.
“L'utilizzo dei combustibili alternativi non ha alcuna conseguenza significativa sulle emissioni”, assicura l’Italcementi. “Non solo non si registra nessun aumento delle emissioni (non trattandosi di una combustione aggiuntiva, ma sostitutiva) ma su alcuni valori si registra addirittura un miglioramento qualitativo. Va inoltre sottolineato che le performance ambientali della cementeria sono assolutamente in linea con i rigorosi limiti di legge e dunque non si può parlare di emissioni allarmanti, essendo tutti i valori ampiamente sotto controllo.
L'impianto di Calusco è tra i più moderni e tecnologicamente avanzati d'Europa e applica le migliori tecniche disponibili previste dalla Ue”. La composizione delle materie prime del cemento rende inoltre il ciclo di produzione auto depurante.
“Il progetto concorre di fatto a valorizzare come possibile combustibile a chilometro zero alcuni rifiuti solidi non pericolosi residuali della raccolta differenziata e del riciclo”.