torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Il Ministero dell’energia tunisino annuncia che Eni uscirà dal petrolio in Tunisia; nessun commento dall’azienda italiana

where Tunisi (Tunisia) when Mar, 06/04/2021 who roberto

Eni rinuncerà – secondo il direttore generale del Ministero dell’Energia di Tunisi - alle licenze di nove concessioni petrolifere che gestiva insieme al governo tunisino, ma continuerà ad investire in energie rinnovabili

L'Eni fermerà le sue attività di idrocarburieni-tataounine.jpg in Tunisia per concentrarsi sull'energia verde. Lo riferisce il Ministero dell'Energia tunisino. La compagnia, ha spiegato il direttore generale del ministero, rinuncerà alle licenze di nove concessioni petrolifere che gestiva insieme al governo tunisino, ma continuerà ad investire in energie rinnovabili nel Paese.
 
È da anni che in Tunisia  si susseguono proteste, scontri (e perfino un morto nel 2017)  per le proteste dei comitati popolari che chiedevano di sfruttare di più e meglio i giacimenti di petrolio e metano e per ridistribuirne la ricchezza fra la popolazione, soffocata da povertà e disoccupazione. Dietro a questa protesta c’è il movimento winou el-pétrol, dov’è il petrolio, un movimento sì-triv che chiede che una parte delle royalty venga usata per programmi di sviluppo della zona e che le compagnie petrolifere assumano forzosamente giovani della poverissima regione del sud di Tataouine, dove i giovani disoccupati lo scorso anno hanno bloccato un'installazione petrolifera per mesi. A febbraio, l'esercito è intervenuto per impedire a una dozzina di manifestanti di accedere al sito di produzione di petrolio di El-Kamour e bloccare un oleodotto, secondo il movimento di protesta. L'oleodotto trasporta metà del greggio prodotto dal modesto settore petrolifero tunisino ed è stato bloccato più volte, con sit-in seguiti da scontri con le forze di sicurezza. E giovedì i manifestanti che chiedevano lavoro hanno bloccato un sito di stoccaggio di idrocarburi a Skhira, nel governatorato centro-orientale di Sfax. L’annuncio potrebbe essere anche un tentativo di calmare gli animi: in effetti, finora Eni non ha ancora commentato le dichiarazioni.
 
Non è ancora chiaro però quando l’azienda italiana interromperà definitivamente le attività nel paese nordafricano in cui opera dal 1961. Secondo il sito web della compagnia, le sue attività sono concentrate nelle zone desertiche del sud della Tunisia e nell'area offshore di Hammamet. Il Ministero dell'Energia tunisino spiega che Eni non ha ancora trovato un acquirente per le sue quote nelle concessioni petrolifere, ma Tunisi sta cercando nuovi investitori.

immagini
eni-tatouine
leggi anche: