La ministra Guidi: ecco perché vogliamo sfruttare i giacimenti nazionali
Secondo il Governo non c’è contraddizione con il progetto di decarbonizzare l’economia italiana
“Il governo ha voluto dare un deciso impulso alla ripresa delle attività estrattive, rafforzando le garanzie sulla protezione e la qualità dell'ambiente. Se escludiamo i produttori del mare del Nord, l'Italia occupa il terzo posto per riserve certe di petrolio e il quarto per riserve certe di gas in Europa”, ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, rispondendo durante un question time nell'Aula del Senato.
Secondo Guidi, “non c’è contraddizione tra lo sfruttamento del nostro sottosuolo e la decarbonizzazione. La decarbonizzazione è un processo che deve essere portato avanti ma deve anche essere fattibile in qualche modo, e questo presuppone una transizione verso un futuro che sia poi effettivamente possibile; quindi, io credo che in questo contesto ignorare le risorse nazionali in un quadro di forti vincoli ambientali sarebbe una scelta non comprensibile”. Inoltre, a parere di Guidi lo sfruttamento dei giacimenti nazionali è anche un’importante fonte di gettito fiscale.
A questo proposito, “il ministero vede con favore anche iniziative volte ad assicurare maggiori risorse alle misure di contrasto al dissesto idrogeologico, e in quest'ottica un'ipotesi come quella discussa nell'ambito dell'ultima legge di stabilità penso meriti un approfondimento, anche se esistono naturalmente vincoli di bilancio di cui dobbiamo tenere conto”.