Mondo carbone. Cresce a 7,2 miliardi di tonnellate (+3%) la produzione mondiale
Numeri in crescita per il carbone nel 2014: la produzione mondiale sale del 3%, raggiungendo i 7,2 miliardi di tonnellate; cresce del 5% il commercio mondiale via nave, raggiungendo 1,2 miliardi di tonnellate (di cui 900 milioni di tonnellate di carbone da vapore e 300 milioni di tonnellate di carbone metallurgico), mentre sono stabili le importazione dell'Europa a 216 milioni di tonnellate.
In parallelo, in Europa, nello stesso periodo sono scese del 11% le importazione di gas.
Questo, in sintesi, il quadro sul settore carbone presentato dall'Assocarboni nel corso del convegno “Sistema elettrico nazionale: strategie per la competitività e lo sviluppo sostenibile”.
Dai dati emerge che a livello mondiale, circa la metà dell'aumento dei consumi di energia nell'ultima decade è stata soddisfatta dal carbone: negli ultimi cento anni, l'ammontare di energia prodotta da questa fonte è stata pari all'energia prodotta da nucleare, rinnovabili, olio combustibile e gas sommati insieme.
I dati consuntivi del 2014 per l'Italia sono invece in calo, a causa della chiusura di Vado Ligure, la situazione di stallo dell'Ilva a Taranto e il perdurare delle crisi: le importazioni di carbone da vapore sono infatti scese dell'11% rispetto al 2013, attestandosi a 16 milioni di tonnellate e, in parallelo, sono diminuite del 15% rispetto all'anno precedente le importazioni di carbone metallurgico, che si attestano a 4 milioni di tonnellate a fine 2014.
In linea con i dati europei, anche le importazioni italiane di gas sono scese del 11% nel 2014.
“Ci appelliamo al Governo affinché consideri prioritario il riequilibrio del mix energetico nazionale, portandolo a livelli più europei, dove il carbone ha un peso di circa il 30%, e valuti oggettivamente la convenienza di questa fonte”, ha affermato Andrea Clavarino, presidente di Assocarboni.