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Mugugno Italiano. I comitati di Sulmona chiedono (ancora) la chiusura del metanodotto

where Pescara when Lun, 03/06/2024 who roberto

Secondo i comitati sarebbe scaduta la valutazione di impatto ambientale, ma l’opera è stata approvata anche da destra e da sinistra

I comitati nimby contro la posacentrale-compressione.jpg del metanodotto della dorsale adriatica si sono ritrovati in località Case Pente nella piana di Sulmona per “chiudere” simbolicamente il cantiere della centrale di compressione della Snam, che asseriscono sia abusivo. L’azione, affermano i comitati, nasce dal fatto che le autorità preposte dopo 15 mesi di “denunce, manifestazioni pubbliche ed esposti alla magistratura, al ministero dell’ambiente e al Comune” non si sono opposte alla realizzazione dell’opera come invece vorrebbero i comitati. I comitati sulmonesi affermano che vi siano “tante infrazioni e criticità attinenti al progetto della Snam sulla centrale e il metanodotto”. È anche vero, tuttavia, che una valutazione di impatto ambientale era stata rilasciata, ma sarebbe decaduta, dicono i comitati, perché rilasciata 13 anni fa, “e Snam ha sempre continuato indisturbata i suoi lavori per realizzare l’impianto di compressione e i 430 km della Linea Adriatica Sulmona–Minerbio, anche dopo il 7 marzo 2023, data di scadenza dell’autorizzazione a costruire rilasciata dal Governo per realizzare le opere”.

 
Il peso della politica
Sull’opera ovviamente chi hanno più voce in capitolo è soprattutto la politica e le amministrazioni pubbliche. E il presidente regionale Marco Marsilio, rieletto dagli abruzzesi con il 53,5% delle preferenze poche settimane fa, vicinissimo alla premier Giorgia Meloni, ha sempre sostenuto l’opera e nel corso del primo mandato ha inviato alla conferenza dei servizi due funzionari i quali hanno avallato (“acriticamente”, a parere dei comitati) la validità del progetto. Sul progetto era d’accordo anche il centro-sinistra: nel 2018 (governo Gentiloni) il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda diede il via libera alla centrale di compressione gas di Sulmona, dichiarando la pubblica utilità dell'opera, "riconoscendone altresì urgenza e indifferibilità" nonché la conformità agli strumenti urbanistici vigenti.

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