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Il nimby della paura. I comitati del no cambiano strada: la Linea Adriatica è a rischio attentati

where Pescara when Lun, 26/02/2024 who roberto

Tutto parte da una relazione di Snam nella quale si dice che la pipeline adriatica consentirebbe di disporre di una dorsale di trasporto parallela in caso di indisponibilità parziale o totale della linea tirrenica
di Roberto Bonafini

La linea Adriatica, il gasdotto snam2.jpegSnam che dall’Abruzzo arriva in Emilia è a rischio attentati? A sostenerlo è il comitato per l’ambiente che si batte contro l’opera riprendendo una relazione della stessa Snam in cui sostiene che la pipeline adriatica farà da metanodotto “di riserva” nel caso di attentati alla dorsale tirrenica di trasporto gas che, parallela ma sul versante occidentale della penisola, confluisce a Minerbio (Bologna). L’opposizione nimby sembra compiere un salto di qualità nelle azioni a contrasto dei combustibili fossili, facendo leva sulle paure (eventuali) per allarmare la popolazione contro la realizzazione dell’opera. Nei fatti, stando alla relazione integrativa dell’Arera a pag. 4 – ripresa in un articolo di Abruzzo live - il progetto Linea Adriatica “consentirebbe di disporre di una dorsale di trasporto parallela e indipendente rispetto a quella esistente, utilizzabile in caso di indisponibilità parziale o totale della linea tirrenica che dovesse verificarsi per qualunque motivazione, sia di natura tecnica (e.g. fermo di una centrale di spinta o manutenzione prolungata di un metanodotto) che di sicurezza (e.g. atti terroristici come quelli verificatisi sul gasdotto Nord Stream)”.

Il ragionamento dei comitati del no è semplice: visto che la Snam prende molto sul serio la possibilità che i gasdotti possano esplodere in seguito ad attentati di gruppi terroristici (ma anche per un problema tecnico ma in questo caso non viene evidenziato dal comitato), evitiamo di realizzarla così siamo più tranquilli. Una preoccupazione dettata dalla precauzione, ma che sia fantasia o rischio acclarato, l’elemento attentati ai gasdotti è un assoluto inedito per il nostro Paese ma anche della stessa battaglia nimby.
 
I precedenti nel mondo
Il documento Snam – si legge ancora nell’articolo - è stato scritto alcune settimane dopo l’esplosione che ha distrutto il Nord Stream, il grande gasdotto sottomarino che, passando sotto il mar Baltico, portava il gas dalla Russia in Germania. Del resto la guerra in Ucraina ha fugato ogni residuo dubbio sul fatto che le infrastrutture energetiche sono obiettivi strategici di primaria importanza e, in caso di conflitti o di azioni terroristiche, esse sono tra le prime ad essere colpite. Sotto questo profilo un impianto come la centrale di compressione di Sulmona sarebbe un obiettivo perfetto, a parere dei comitati nimby abruzzesi. Metterla fuori uso significherebbe rendere inservibile un intero gasdotto di 430 chilometri fino alla pianura padana.
 
L’incognita voto
Tra un paio di settimane poi gli abruzzesi andranno a votare per il nuovo presidente della Regione. Il presidente Marsilo di centro destra ha appoggiato l’opera sin dall’inizio; chissà se il gasdotto riuscirà a far cambiare idea agli elettori, animati anche dalla paura che possa succedere qualcosa di brutto anche da quelle parti.

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snam