Oleodotti. Piacenza. Scoperto un tubo clandestino per rubare benzina
Una conduttura sotterranea allacciata all’oleodotto Eni portava in un capannone industriale adibito a raffineria clandestina
Un’operazione della Finanza di Piacenza, con il coordinamento della pm Ornella Chicca, ha permesso di scoprire un oleodotto pirata, interrato nelle campagne piacentine, tramite il quale un'organizzazione, non ancora identificata rubava carburante direttamente lungo il tratto di oleodotto
che unisce il deposito dell'Eni a Fiorenzuola con la raffineria pavese di Sannazzaro de' Burgondi.
Il carburante arrivava direttamente in un capannone industriale di Fiorenzuola d'Arda che era stato adibito a raffineria clandestina e stoccaggio, con l'impiego di sofisticati macchinari a valvole di fabbricazione russa.
La Finanzia di Piacenza ha inoltre scoperto - in collaborazione con la Finanza di Teramo - 18 tonnellate tra gasolio e benzina, pari a circa 23mila litri, sottratti dall'oleodotto.
Le indagini hanno consentito di risalire a un autotrasportatore di Teramo, denunciato a piede libero per furto e sottrazione all'accertamento e al pagamento dell'accisa.