Oltre la crisi Ucraina: la Bulgaria cerca di sganciarsi dal gas di Mosca e si allea con la Turchia
Accordo per un gasdotto fra i due Paesi. Sofia vuole diversificare le fonti di approvvigionamento
Bulgaria e Turchia hanno concordato sulla costituzione di una joint venture per costruire un gasdotto che unisca le loro reti del gas. L'ha reso noto il ministro dell'Economia e dell'Energia bulgaro Dragomir Stoynev.
"Abbiamo preso la concreta decisione di costruire un interconnettore Bulgaria-Turchia che sarà una base per la diversificazione delle forniture di gas al nostro paese", ha affermato Stoynev dopo colloqui a Sofia con il suo corrispettivo turco Taner Yildiz.
La Bulgaria è fortemente dipendente dalla Russia per le forniture di gas, che arrivano attraverso il "collo di bottiglia" dell'Ucraina, un paese che vive una fase d'importante instabilità politica. Sofia da qualche anno ha cominciato a cercare accordi per ottenere forniture dai vicini - Grecia, Romania, Serbia e soprattutto Turchia - che ricevono gas da Iran e Azerbaigian.
"E' importante che noi ora facciamo azioni concrete e non manifestiamo solo intenzioni politiche, come abbiamo visto negli anni passati", ha spiegato Yildiz.
Sofia e Ankara dovrebbero firmare a marzo un accordo sui parametri concreti e sul costo del gas che verrà trasportato dall'interconnettore. Il gasdotto sarà lungo 191 chilometri e dovrebbe essere pronto in un paio d'anni. I ministri non hanno reso nota la capacità che il tubo avrà, né i costi.