Petrolio: Aie, nuovo taglio delle stime sulla domanda 2020
La previsione attuale dell’agenzia per quest’anno è una diminuzione della domanda globale di 8,4 milioni di barili. Per Bp, la domanda per il solo settore dei trasporti diminuirà indipendentemente dallo scenario
L'incertezza sul mercato petrolifero causata dalla pandemia di coronavirus rende le prospettive per la domanda globale di petrolio ancora più cupe di quanto non fossero il mese scorso. L'Agenzia internazionale dell'energia nel rapporto mensile sul mercato del petrolio prevede una contrazione della domanda globale per il 2020 più marcata rispetto al mese precedente, aumentando la sua previsione di contrazione per il secondo mese consecutivo. L'agenzia prevede che la domanda globale diminuirà di 8,4 milioni di barili quest'anno, ulteriori 300.000 barili in meno rispetto a quanto previsto dal report del mese scorso. Un taglio che segue quello dell'Opec. Per il quarto trimestre 2020, Aie ha affermato di aspettarsi una contrazione della domanda globale di petrolio di 5 milioni di barili al giorno, ovvero altri 600.000 barili al giorno in meno, rispetto alle previsioni del mese scorso.
L'aumento dei casi di Covid-19 in Europa, le nuove restrizioni, il largo ricorso allo smart working da un lato e l'aumento dell'uso di veicoli personali dall'altro, hanno reso l'analisi del mercato "molto impegnativa", ha affermato l'agenzia. Con l'offerta in continua crescita, la vacillante ripresa della domanda di petrolio e l'inizio dell'inverno nell'emisfero settentrionale, che potrebbe comportare una recrudescenza della diffusione del coronavirus, le prospettive per il mercato petrolifero globale "sembrano ancora più fragili" di un mese fa, ha detto Aie, che chiede anche all'Opec di tagliare la produzione a 23,5 milioni di barili al giorno da 29 milioni.
Picco già raggiunto - Intanto, c’è chi ipotizza che la domanda di petrolio nel mondo abbia raggiunto il suo picco e non risalirà mai più, sia per le conseguenze della pandemia sia per quelle della transizione energetica. La società BP valuta tre scenari di transizione verso un'energia più verde entro il 2050: in due di questi la domanda di petrolio ha addirittura già superato il picco e non si riprenderà mai dal calo causato dalla crisi sanitaria; se la transizione energetica continuerà allo stesso ritmo di quello attuale, il consumo di oro nero si stabilizzerà nei prossimi anni, secondo il rapporto. Per BP, la domanda per il solo settore dei trasporti diminuirà indipendentemente dallo scenario, a causa del calo dei viaggi nel breve termine e dell'aumento dei veicoli elettrici nel lungo termine. BP ritiene che il gas si dimostrerà resiliente nei prossimi 30 anni, rendendo possibile la sostituzione del carbone nelle economie emergenti. Le energie rinnovabili registreranno la crescita più rapida in qualsiasi scenario, ma la transizione energetica può avvenire solo se i governi adotteranno nuove misure per limitare le emissioni di CO2, avverte BP.