torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Petrolio in rosso. BP nel primo trimestre perde 4,4 miliardi di dollari

where Milano when Lun, 04/05/2020 who roberto

Male anche Shell, in perdita per 24 milioni. Le accomuna la contrazione globale della domanda e il crollo dei prezzi del greggio. Intanto la Norvegia taglia la produzione di 250.000 barili al giorno a giugno

Il gruppo petrolifero britannico bp.jpgBP ha annunciato una perdita netta di 4,4 miliardi di dollari nel primo trimestre; la pesante contrazione è legata all’andamento fortemente negativo del mercato petrolifero, colpito dalla pandemia. BP, come l'intero settore, sta affrontando una crisi senza precedenti, con un crollo particolarmente evidente dei prezzi del petrolio a marzo, dovuto al blocco della domanda globale. Il gruppo aveva registrato un utile netto di 2,9 miliardi l'anno precedente. Il gruppo sottolinea come quella attuale rimanga una situazione "eccezionalmente incerta".

Non va meglio al Gruppo Royal Dutch Shell, che nel primo trimestre ha registrato una perdita netta di 24 milioni di dollari (22,1 milioni di euro) a seguito del crollo dei prezzi del greggio. Il gruppo anglo-olandese, che aveva realizzato un utile netto di 6 miliardi di dollari l'anno prima, ha dichiarato di aspettarsi inoltre un difficile secondo trimestre. Come tutti i suoi concorrenti, Shell ha sofferto in particolare a marzo del calo dei prezzi, che è continuato ad aprile al punto che il barile degli Stati Uniti è persino andato in negativo.

Intanto, la Norvegia taglierà la produzione di petrolio per il resto dell'anno al fine di accelerare la stabilizzazione del mercato petrolifero. La pandemia da coronavirus e gli sforzi per contenerla in gran parte del mondo hanno avuto un impatto sostanziale sull'attività economica a livello globale e quindi anche sulla domanda di petrolio, ha affermato il governo. Nell'attuale situazione senza precedenti, la Norvegia ha affermato che i tagli alla produzione di petrolio contribuiranno a una stabilizzazione più rapida del mercato petrolifero. Nell'ambito del piano, la produzione norvegese sarà ridotta di 250.000 barili al giorno a giugno e di 134.000 barili al giorno nella seconda metà del 2020, mentre l'avvio della produzione di diversi campi sarà ritardato fino al 2021. Le misure, che dovrebbero concludersi entro la fine dell'anno, vedranno la produzione norvegese totale a dicembre 2020 a un livello di 300.000 barili al giorno in meno di quanto inizialmente previsto.

immagini
bp
leggi anche: