Pichetto: l’uso delle rinnovabili impone una trasformazione dell’intero sistema
Lo ha detto il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin intervenendo all’Italian Energy Summit del Sole 24 Ore
La transizione ecologica ed energetica verso una società decarbonizzata attuata mediante la progressiva diffusione delle rinnovabili impone una profonda trasformazione di tutto il nostro sistema energetico. Lo ha detto il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo all’Italian Energy Summit del Sole 24 Ore.
Il ministro ha sottolineato come “a questa esigenza guarda la proposta di revisione del piano nazionale integrato di energia e clima, che ha delineato la strategia nazionale per la decarbonizzazione verso 2030 e guardando all'obiettivo 2050. Nel piano è tracciata la strategia per trasformare il modo in cui il vettore energetico principale, l’energia elettrica, viene prodotto e per introdurre nel nostro mix vettori d'energia decarbonizzati. Per la realizzazione del piano sono fondamentali gli investimenti per l'adeguamento della nostra infrastruttura energetica alla nuova realtà energetica del paese. Le infrastrutture energetiche infatti dovranno adeguarsi al nuovo modello di generazione distribuita tipica delle rinnovabili, che si sostituirà all'attuale modello di generazione localizzata. Il modello della generazione distribuita infatti va nella direzione dell'abbandono delle grandi centrali termoelettriche localizzate in alcuni punti strategici per il dispacciamento dell’energia”. Con questo provvedimento “si passerà a una rete con una capillare dislocazione di impianti rinnovabili distribuiti sul territorio sulla base delle necessità di utilizzo e di mercato e del tipo di fonti rinnovabili naturalmente”, ha concluso.
Sfruttare al massimo le risorse del PNRR
Nel suo intervento Pichetto ha anche aggiunto che “occorrerà sfruttare al massimo le risorse messe a disposizione dal PNRR e Repower eu. Noi siamo impegnati a massimizzare gli effetti di queste risorse mettendole al servizio della transizione energetica ed ecologica anche attraverso un costante ascolto del mondo imprenditoriale”. “Siamo convinti che lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare siano le uniche vie per costruire lavoro e benessere nel prossimo futuro. Sono certo - ha concluso - che il sistema imprenditoriale abbia colto questa sfida e puntando su innovazione, professionalità, passione e talenti credo che l'Italia possa vincere davvero anche nel mondo”.
Possibile ritorno a nucleare sostenibile
Infine il nucleare: “Accanto al progressivo aumento percentuale delle Fer si prevede l'introduzione di nuove tecnologie, di combustibili verdi alternativi che accompagneranno il graduale phase out del carbone. S'inquadra in questa attenzione a tutte le tecnologie green e alle esigenze di sicurezza e indipendenza energetica nazionale l'avvio della piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile". "L’iniziativa ha l'obiettivo di definire in tempi certi un percorso finalizzato alla possibile ripresa dell'utilizzo dell'energia nucleare nel nostro Paese attraverso nuove tecnologie sostenibili in corso di studio. Non si tratta - precisa il ministro - di proporre il ricorso in Italia alle vecchie centrali nucleari di grande taglia ma di valutare le nuove tecnologie più sicure, quali gli small e micro modular reactor, i reattori nucleari di quarta generazione allo studio, all'interno di uno scenario politico ed economico in grande mutamento e non privo di tensioni e turbative”, ha concluso.