Previsione Aie: dal 2040 più energia, ma meno petrolio e carbone
Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia la domanda crescerà del 37%. Boom rinnovabile. Tra i combustibili fossili andrà forte solo il metano
Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia Aie il consumo di energia aumenterà notevolmente in tutto il mondo entro il 2040, con la domanda destinata a crescere del 37%, mentre la domanda di petrolio salirà più moderatamente, con la crescita limitata da prezzi più elevati e una maggiore efficienza energetica.
Il World Energy Outlook dell’Aie mette in guardia sui segnali di stress del settore che non devono essere ignorati. La domanda globale di energia primaria aumenterà del 37% entro il 2040 nel nostro scenario, mettendo più pressione sul sistema energetico globale; una pressione che potrebbe aumentare se non saranno adottate le misure di efficienza che svolgono un ruolo vitale nel frenare la crescita della domanda mondiale.
Il consumo di petrolio, secondo le attese, aumenterà dagli attuali 90 milioni di barili al giorno a 104 milioni al 2040.
“Gli eventi dell'ultimo anno hanno accresciuto molte delle incertezze a lungo termine del settore energetico mondiale”, sottolinea l'Aie mettendo in guardia contro il rischio che gli eventi attuali distraggono i decision maker dal riconoscere e affrontare i segnali dello stress che stanno emergendo nel sistema energetico.
Nello scenario presentato entro il 2040, il mix mondiale di energia sarà diviso in quattro parti quasi uguali tra petrolio, gas, carbone e fonti a basso contenuto di carbonio (nucleare e rinnovabili).
Il rapporto vede una prospettiva positiva per le energie rinnovabili: ci si aspetta che rappresenteranno quasi la metà della produzione di energia per il 2040, superando il carbone come fonte principale di energia elettrica.
L’Aie dedica un focus anche al nucleare (incluso nel 25% del 'low carbon'), il cui futuro appare incerto in Giappone ed Europa ma piuttosto florido in Cina, paese destinato a contare per il 45% dell'aumento della capacità mondiale. La domanda di energia sarà spinta dai paesi emergenti, osserva l'Agenzia, in particolare in Asia e in Africa.
Per il petrolio l'offerta dipende in modo critico dal Medio Oriente, che resta l'unica grande fonte di petrolio a buon mercato. La crescita della domanda mondiale di petrolio rallenterà fino quasi a fermarsi entro il 2040: la domanda in molti dei principali attuali consumatori sarà già in calo entro il 2040 (Stati Uniti, Unione Europea e Giappone) o raggiungerà il pareggio (Cina, Russia e Brasile).
La Cina supererà gli Stati Uniti come il più grande consumatore di petrolio intorno al 2030, l'India emerge come un fattore chiave della crescita, così come l'Africa sub-sahariana, il Medio Oriente e Sud-Est asiatico.
La domanda di gas sarà superiore di oltre il 50% nel 2040 e sarà l'unico combustibile fossile che continua a crescere in modo significativo in quel momento. Gli Stati Uniti rimangono il più grande produttore mondiale del gas, anche se i livelli di produzione scenderanno alla fine degli anni 2030 quando arretrerà la produzione di shale gas.