Energia

La consultazione popolare nel comune novarese non sarà vincolante, perché il referendum è stato ritenuto inammissibile

Erano attesi alle urne in 2120: alla chiusura dei seggi hanno votato 1.034 abitanti, pari al 49% degli aventi diritto al voto. È andato in scena nel comune di Carpignano Sesia (No) la consultazione popolare in merito al progetto Eni di perforare un pozzo di petrolio nella zona.  Essendo stato dichiarato inammissibile dalla consulta il referendum, il sindaco del comune novarese ha comunque ritenuto necessario  chiedere una parere agli oltre 4mila aventi diritto. Il quesito che era stato formulato per il referendum “Volete voi che si dia l’assenso all’attività di ricerca e sfruttamento di idrocarburi sul territorio del Comune di Carpignano Sesia?” sarà comunque utilizzato per la consultazione. Non è comunque necessario raggiungere la maggioranza dei votanti poiché l’esito sarà valido - sebbene non vincolante - qualunque sia il numero delle persone che esprimerà il proprio parere. In paese – si legge su La Stampa – la campagna referendaria si è comunque animata.
“Le due liste di minoranza - dice Mario Galdini, consigliere comunale di recente dimesso - sostengono e appoggiano la ricerca Eni. Gli anti-petrolio hanno invece realizzato un manifesto congiunto in cui le due compagini minoritarie in Consiglio comunale “Con la gente per la gente” e “Vivere Carpignano” si schierano sulle posizioni del Comitato dallo slogan esplicito “più verde meno nero”. Essi punta sull’aspetto idrico: “Le trivellazioni inquineranno, per sempre, una delle più importanti riserve d’acqua del Piemonte. L’acqua è la vera ricchezza del futuro. Scegli l’acqua, non il petrolio”.