Regione Lombardia approva la dismissione del deposito di oli minerali della centrale termoelettrica di Ostiglia
In corso analisi del terreno per verificare concentrazione soglia contaminazioni (csc) per siti a uso commerciale e industriale
La Giunta di Regione Lombardia ha dato il consenso al Ministero della Transizione tecnologica per autorizzare EP Produzione a dismettere il deposito di oli minerali ad uso industriale in Borgo San Giovanni sul territorio di Ostiglia (Mantova) che alimentava la Centrale termoelettrica di Ostiglia. Il progetto prevede la dismissione dell'intero parco serbatoi da 203.000 metri cubi, fuori esercizio dal 2010. Si tratta di due serbatoi fuori terra da 100.000 metri cubi ciascuno, già contenenti olio combustibile denso, e di un serbatoio fuori terra da 3.000 metri cubi per olio combustibile fluido. Oltre ad altri serbatoi minori di servizio; la decisione sarà ora trasmessa al ministero della Transizione Ecologica, direzione generale Infrastrutture e Sicurezza sistemi energetici e geominerari, per le opportune azioni. Stato attuale dell'area - "Regione Lombardia - spiega l'assessore all’ambiente Cattaneo - conferma l'attenzione verso il territorio e l'ambiente e il suo ripristino, anche in aree che sono state sfruttate intensivamente".
Le indagini ambientali - EP Produzione spa a marzo di quest'anno ha trasmesso a Regione e ad Arpa Lombardia il Piano indagini ambientali relativo all'area per definire la condizione del terreno e delle acque sotterranee. E ha proposto di realizzare 10 sondaggi e 14 piezometri, pozzi di piccolo diametro che consentono di misurare il livello di falda o prelevare campioni significativi. Arpa Lombardia, dipartimento di Mantova, ha fornito le sue valutazioni tecnico ambientali chiedendo alla società di integrare i punti d'indagine e il set analitico proposto per i campionamenti dei terreni.
Analisi più recenti - La società ha comunicato a sua volta di aver già effettuato 8 sondaggi volontari preliminari dei terreni, tra dicembre 2020 e gennaio 2021, fino a una profondità di 4 metri. E ha confrontato i risultati analitici ottenuti con le Concentrazioni soglia di contaminazione (Csc) per i siti a uso commerciale e industriale. Tutti i composti sono risultati in concentrazioni inferiori alle Csc previsti per i siti ad uso commerciale e industriale. Un secondo piano d'indagine volontaria da parte di EP Produzione è in corso di svolgimento a partire dal mese di maggio 2021.
Il ripristino del territorio - "A conclusione dei lavori - conclude l'assessore all'Ambiente - l'area del deposito sarà libera da manufatti fuori terra e interrati, mentre saranno mantenuti i soli impianti che possono ancora assolvere funzioni utili, come il convogliamento e il filtraggio delle acque meteoriche, l’alimentazione delle apparecchiature necessarie allo scopo e illuminazione delle aree esterne. Le eventuali criticità relative alle attività di cantiere potranno essere mitigate con opportune misure operative e/o gestionali".