Revocato con l’articolo 18 lo sciopero all’E.On. La vendita
Dicono i sindacati: “Mantenute le tutele previste dall'art. 18 della legge 300/70”
Intesa raggiunta tra l’E.On., il gruppo tedesco tra i principali player energetici operanti nel nostro paese, e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil sulle potenziali operazioni di vendita delle attività del gruppo e i riflessi sull'occupazione dei 900 lavoratori impegnati nei siti italiani. Per questo motivo i sindacati hanno revocato lo sciopero in programma martedì 28 aprile e il blocco degli straordinari.
"Le operazioni di vendita - si legge nell'accordo quadro - non avranno alcun impatto negativo dal punto di vista occupazionale e che, pertanto, dalle stesse non scaturiranno, quale diretta conseguenza, esuberi di personale".
Possibili trasferimenti dei rapporti di lavoro alle società acquirenti (una di queste, la ceca Eph) nell'ambito delle operazioni di vendita saranno effettuati secondo le normali procedure previste dalla legislazione italiana: in entrambi i casi viene espressamente ribadito che i lavoratori manterranno le tutele previste dall'art. 18 della legge 300/70 (Statuto dei lavoratori).
L’E.On si impegna a inserire, tra i termini proposti alle società acquirenti per la vendita, il mantenimento della sede di lavoro ai dipendenti amministrativi nell'attuale ambito regionale per un periodo pari a 12 mesi successivi al trasferimento.
Oggi 27 aprile è previsto l'incontro di chiusura della procedura di cessione degli asset di E.On. Produzione (centrali a gas e carbone) ai cechi di Eph.